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"Barletta, una speculazione dietro la strage. "La tragedia per due appartamenti in più""

fonte La Repubblica di Bari / Sicurezza sul lavoro

06/10/2011 -

Sono morte per quattro euro all'ora. Ma soprattutto per una speculazione edilizia: due appartamenti in più nella palazzina gemella. In attesa a ore delle iscrizioni nel registro degli indagati, l'inchiesta sul crollo di Barletta segna un primo punto fermo: il palazzo è crollato a causa dei lavori che lunedì mattina sono stati effettuati nella struttura collegata. Lavori svolti sicuramente male dall'impresa incaricata. Ma lavori che probabilmente non avrebbero mai dovuto svolgersi: quelle palazzine sono legate una all'altra, così come si costruiva una volta. Abbatterne una significava mettere in pericolo quelle confinanti. Qualcuno aveva segnalato il pericolo, con una serie di ricorsi ai tribunali amministrativi (avendo sempre torto), dicendo che quel "piano di recupero" era illegittimo e pericoloso, ma l'allarme è andato inascoltato. Ieri intanto ci sono stati i primi interrogatori e la Finanza ha accertato che le lavoratrici erano in nero e i locali non adeguati per ospitare quell'opificio.

Oggi sarà il giorno del dolore. Alle 15 in piazza Roma, a pochi metri dal crollo, monsignor Giovanni Battista Pichierri celebrerà il rito funebre. Ci sarà anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso mentre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ieri ha inviato un telegramma al sindaco e alle famiglie invierà una corona di fiori. Polemiche politiche attorno alla frase del sindaco di Barletta, il Pd Nicola Maffei, che parlando di lavoro nero aveva invitato a non "criminalizzare chi, in un momento di crisi come questo viola la legge assicurando, però, lavoro". "Il lavoro nero va sempre condannato" ha tuonato il presidente della Regione, Nichi Vendola. Al funerale non potrà esserci Mariella Fasanella, ricoverata nell'ospedale di Barletta in buone condizioni. "Ci siamo accorti delle crepe, le ragazze si sono alzate per scappare, io ero vicino al bagno quando è venuto tutto giù. Pensavo che non potessero trovarmi, poi ho visto una luce. Ora non accusate il titolare: è una persona per bene".

Lutto cittadino e funerali celebrati in piazza, alle 15, da monsignor Giovanni Battista Picchierri. La cerimonia funebre però potrebbe essere turbata dalle proteste dei cittadini di Barletta che ieri hanno sfogato la loro frustrazione per la tragedia contro chiunque in giacca c cravatta si avvicinasse ai resti della palazzina crollata per un sopralluogo. "I politici e gli ingegneri non li vogliamo". "Siete buoni solo alle passerelle. Dove eravate quando questa casa stava per crollare?" urlava ieri la folla inferocita in via Roma. Negli stessi minuti in piazza Moro amministratori, rappresentanti del clero e delle forze dell'ordine organizzavano le esequie pubbliche di questo pomeriggio. "Non date troppo spazio per le autorità" è la raccomandazione rivolta dalla Prefettura di Barletta preoccupata per la tensione che potrebbe esplodere durante la funzione religiosa.

Intanto il primo cittadino ha avviato anche la macchina dell'inchiesta interna. Ha prima acquisito tutti gli atti tecnici legati al crollo e poi disposto la sospensione dei nulla osta con cui il Comune aveva autorizzato propri funzionari a espletare funzioni dirigenziali in altri enti. Rosario Palmitessa, l'ingegnere responsabile che il 30 settembre scorso aveva compiuto con altri tecnici e con i vigili del fuoco il sopralluogo alla palazzina crollata tre giorni dopo in via Roma, era infatti autorizzato, a prestare servizio anche nell'ufficio tecnico del comune di Margherita di Savoia. Il capo dell'ufficio tecnico Antonio Gianferrini presta la sua opera anche nel Comune di Triggiano. "Adesso serve la loro disponibilità a tempo pieno per accertare quanto è accaduto" ha dichiarato Maffei. Per aiutare le vittime del crollo di via Roma l'amministrazione comunale di Barletta ha promosso una raccolta fondi. "Chiunque volesse contribuire può farlo attraverso un bonifico sul conto corrente intestato al Comune di Barletta presso la Tesoreria comunale, banca Carige (Iban: IT79G 06175 41350 000000972880). 

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