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"Esplode il deposito di botti: un ferito grave"

fonte La Stampa / Sicurezza sul lavoro

07/10/2011 -

Quando frate Francesco ha sentito le prime due deflagrazioni ha pensato a qualche festeggiamento a Castellammare di Stabia o nei dintorni. Neanche la terza, quella che ha fatto tremare le mura del santuario dedicato alla Madonna della Libera, lo ha distolto dal matrimonio che stavo officiando. Solo dopo, a cerimonia terminata, lui e gli invitati allo sposalizio si sono resi conto che quei boati provenivano da una collinetta a cento metri dal tempio.

Le esplosioni erano avvenute all'interno di un piccolo manufatto, nascosto nel bosco, che sembra venisse utilizzato occasionalmente come deposito per il materiale pirotecnico prodotto dalla fabbrica di fuochi d'artificio «Ruocco».

Nel casolare, al momento dell'incidente, si trovavano due ventenni di Torre del Greco. Uno dei due è rimasto gravemente ferito, l'altro invece, miracolosamente illeso. Il primo ha ustioni sul 70 per cento del corpo ed è stato trasportato prima in «codice rosso» all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia poi in elicottero è stato trasferito presso il Centro Grandi Ustioni del Carda-relli di Napoli. L'altro invece, passato il comprensibile stato di choc, ha dercato di rispondere ad alcune domande della polizia. «Credevo che si trattasse di fuochi d'artificio esplosi in occasione di un festeggiamento - ha spiegato frate Francesco -. Non avrei mai immaginato che il casolare era all'origine di quegli scoppi».

Al momento dello scoppio nel casolare non era stipato molto materiale esplodente, infatti non sono crollate le pareti, ma è saltato in aria il tetto di lamiera e gli interni sono stati consumati dal fuoco. Il giovane rimasto gravemente ferito era rivolto verso il muro dove era ammucchiata la polvere pirica. Una scintilla ha provocato l'esplosione che ha investito il ragazzo nella parte alta del corpo. I vigili del fuoco hanno dovuto faticare per arrivare sul luogo dell'esplosione, raggiungibile solo passando per un viottolo sterrato.

L'area è stata posta sotto sequestro ed è stata aperta un'indagine da parte della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Secondo una prima ricostruzione, i due giovani erano in quel casolare per fabbricare fuochi pirotecnici: la stagione natalizia si avvicina e questi, per le aziende del settore, sono i periodi di produzione più intensa. La zona non è nuova ad episodi del genere: quattro anni fa furono tre i morti provocati dall'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio nella vicina Gragnano.

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