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"Gallerie in sicurezza: la fase di rivestimento definitivo"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
09/11/2011 - Nei giorni scorsi abbiamo parlato di prevenzione e tutela della salute
e sicurezza nel comparto edile in merito alla
realizzazione di gallerie e al lavoro in questi ambienti di lavoro.
Lo abbiamo fatto attraverso le indicazioni tratte dalle liste di controllo e
dalle schede bibliografiche contenute nella “ Guida per la sicurezza
in edilizia”,
risultato della collaborazione fra l’ INAIL Sicilia, il
Coordinamento Regionale dei CPT della Sicilia, il CPT-ESE
di Messina
e il CPT di Torino.
Dopo
aver parlato della sicurezza durante gli scavi di avanzamento e rivestimento di
prima fase, ci occupiamo oggi della gestione della sicurezza in merito alle
opere strutturali per il rivestimento
definitivo.
In
particolare le
attività contemplate in
questa fase lavorativa (si possono tuttavia trovare “descrizioni diverse in
relazione alle specificità del cantiere e delle modalità
operative”) sono:
-
“preparazione delimitazione e sgombero area;
-
predisposizione vie di accesso;
-
movimento ed esercizio macchine operatrici;
-
formazione piani di lavoro e sistemi di accesso;
-
preparazione e posa casseforme;
-
attività di scavo con esplosivi;
-
approvvigionamento e posa ferro;
-
getto calcestruzzo;
-
vibrazione calcestruzzo;
-
sorveglianza e controllo della posa;
-
disarmo delle casseforme;
-
movimentazione e pulizia delle casseforme;
-
ripristino viabilità”.
Ci
soffermiamo su alcuni dei rischi – riportati nella
scheda 4.03.02 - con
indice
di attenzione maggiore: il rumore, la
movimentazione manuale dei carichi, i fumi, i gas e i vapori.
Riguardo
al
rumore si indica che di regola “le attività connesse
con il rivestimento definitivo non risentono della rumorosità del fronte di
avanzamento degli scavi. Tuttavia le fasi
di getto e di vibrazione del calcestruzzo comportano una accentuata
rumorosità”.
Quindi
durante tali fasi è necessario “adottare tutti gli accorgimenti necessari per
ridurre al minimo le emissioni sonore, con particolare riferimento alle
macchine e impianti che devono risultare insonorizzate al meglio e provviste,
ove del caso, di comandi a distanza. La rumorosità può essere sensibilmente
ridotta adottando motori elettrici in sostituzione di quelli diesel durante le
fasi di getto riguardo le pompe di calcestruzzo e le autobetoniere. Quando la
rumorosità non risulta diversamente abbattibile è necessario adottare i
dispositivi di protezione individuali conformi a quanto indicato nel rapporto
di valutazione del rumore”.
Riguardo
alla
movimentazione manuale dei carichi
si sottolinea che “deve essere ridotta al minimo e razionalizzata al fine di
non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto. In ogni caso è opportuno ricorrere ad
accorgimenti quali la movimentazione ausiliata o la ripartizione del carico”.
Inoltre
il carico da movimentare “deve essere facilmente afferrabile ricorrendo, ove
del caso, ad attrezzature di presa.
Durante la posa in opera delle eventuali armature metalliche i
lavoratori devono essere in numero adeguato per ripartire lo sforzo
fisico. Durante i getti, la
movimentazione del terminale della pompa deve avvenire utilizzando apposite
briglie”.
Si
ricorda poi che in relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi,
“l’attività di movimentazione manuale dei carichi deve essere preceduta ed
accompagnata da una adeguata azione di formazione ed informazione e da
accertamento delle condizioni di salute degli addetti”.
Infine
qualche cenno ai
rischi relativi a fumi,
gas e vapori.
Infatti
anche durante le attività di rivestimento “è necessario
valutare la composizione dei gas e dei fumi presenti nell’aria
ambiente, sia per effetto dei lavori svolti al fronte di
avanzamento di scavo
che di quelli della fase specifica”.
In particolare – ricorda la guida – “durante
le fasi di getto la permanenza per periodi considerevoli di motori diesel in
funzione (pompa del calcestruzzo ed autobetoniere) può determinare la presenza
di elevate concentrazioni di gas e fumi, pertanto, in tali situazioni è
necessario adottare provvedimenti tecnici quali il potenziamento della
ventilazione e/o la conversione elettrica delle motorizzazioni per il
funzionamento delle macchine che operano per lungo tempo in postazione fissa”.
Senza
dimenticare che “in tutti i casi i mezzi meccanici con motori diesel devono
essere equipaggiati con gorgogliatori ad acqua per la purificazione dei gas di
scarico”.
Dalla
lista di controllo 4.03.02 possiamo
riprendere le
procedure/istruzioni
previste per la sicurezza e salute di tutti gli operatori:
-
“evitare di eseguire attività in sotterraneo senza la presenza di altri
lavoratori a contatto almeno visivo;
- evitare di percorrere le gallerie in
concomitanza con i mezzi meccanici;
- non sostare nei raggi di azione dei mezzi
meccanici di scavo e movimento terra;
- durante il movimento delle macchine
utilizzare le lampade portatili in dotazione;
- per i lavori in quota utilizzare idonee
piattaforme di lavoro e/o cestelli;
- usare sempre gli elmetti per la protezione
del capo e gli altri dpi assegnati;
- devono essere presenti efficaci mezzi di
comunicazione con l’esterno;
- nelle lavorazioni che richiedono l’impiego di
fiamme libere è comunque opportuno tenere a portata di mano un estintore;
- illuminazione dei segnali;
- predisposizione delle attrezzature necessarie
ad attuare le procedure di
emergenza”.
Per
concludere ricordiamo i
dispositivi di
protezione individuale che si prendono generalmente in considerazione per
queste attività:
- “ caschi per la protezione
del capo: obbligatorio per tutte le persone che accedono ai lavori (anche per
la parte di galleria già ultimata);
- calzature di
sicurezza:
a tutti i lavoratori in sotterraneo, adatte anche a luoghi bagnati (in genere stivali);
- guanti: adatti per la
movimentazione di parti metalliche e lavori meccanici in genere (regolazione di
casseri, ecc.);
- indumenti
protettivi:
in genere tute da lavoro complete, integrate, ove del caso, con elementi ad
alta visibilità;
- lampade da minatore: assegnate ad ogni
lavoratore anche in presenza di illuminazione fissa;
- occhiali di protezione: da utilizzare in
tutte le operazioni polverose o a rischi di schegge o di protezione di
materiale (spruzzi di betoncino);
- otoprotettori: cuffie per tutto
il personale addetto a singole lavorazioni particolarmente rumorose (ad
esempio, pompa del calcestruzzo) e tappi auricolari disponibili per tutti;
- maschere
antipolvere:
del tipo monouso, disponibili per l’uso in situazioni particolari;
- maschere per la
protezione delle vie respiratorie (fumi, gas);
- dispositivi di protezione individuale
anticaduta: da adottare in situazioni particolari per le quali si renda
necessario intervenire per lavori che comportano un rischio residuo di caduta
dall’alto o entro cavità (ad esempio, interventi in calotta durante la fase di
getto)”.
CPT-ESE
di Messina, CPT di Torino, Inail Sicilia “ Guida per la
sicurezza in edilizia”
(formato ZIP, 39,6 MB).
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