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"Prorogati i bonus per risparmio energetico e ristrutturazioni"

fonte edilportale.com / Normativa

05/12/2011 - “Vengono resi duraturi nel tempo tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico estendendoli alle aree colpite da calamità naturali”.
Così il comunicato del Governo annuncia la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e per la riqualificazione energetica degli edifici, contenuta nella Manovra economica approvata nel Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio.

Secondo le prime informazioni, la detrazione del 36% diventa strutturale e viene estesa a edifici non residenziali per le zone colpite da calamità naturali; quella del 55% dovrebbero essere prorogate al 2014.


Nei giorni scorsi le associazioni imprenditoriali del settore dell’involucro edilizio avevano lanciato un nuovo appello al Governo per chiedere la conferma della detrazione fiscale del 55%. Con un comunicato congiunto, Assovetro, Centro di Informazione sul Pvc, FederlegnoArredo e Uncsaal, che rappresentano l’intero comparto industriale dell’involucro edilizio, chiedevano al Governo una decisione chiara in merito agli incentivi per il comparto serramenti e una strutturalizzazione di medio periodo a sostegno della riqualificazione energetica degli edifici.
 
Confortate dalle dichiarazioni di qualche giorno fa del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini - che ha promesso il suo impegno per la stabilizzazione o almeno per una proroga di lunga durata delle detrazioni del 55% ( leggi tutto), le quattro associazioni hanno inviato al Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia e Finanze Mario Monti, al Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera e al Ministro Clini il Dossier “Conferma delle detrazioni fiscali del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: una opportunità per lo sviluppo economico”.
 
Il dossier illustra l’impatto economico indotto dai primi cinque anni di applicazione del 55%, i suoi riflessi come misura efficace per risparmiare energia e ridurre emissione di CO2, le conseguenze economiche di una mancata conferma o di un depotenziamento del 55% per il mercato italiano dell’involucro edilizio, e si conclude con le richieste argomentate per la conferma di un 55% efficace, strutturale e ampliato nella sua base di beneficiari.
 
 
Da Ascomac Cogena - l’Associazione che rappresenta le imprese operanti nel settore dell’efficienza energetica e della generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alto rendimento - è arrivata la richiesta di stabilizzare il bonus del 55% e di estenderlo anche alla cogenerazione. “Tra i sistemi alternativi ad alta efficienza - spiega Segretario generale di Ascomac Cogena, Carlo Belvedere -, la cogenerazione consente di incrementare l’utilizzo efficiente del combustibile fino a oltre l’80%, con minori costi e minori emissioni di inquinanti e di gas a effetto serra, rispetto alla produzione separata di elettricità e di calore”.
 
Ai fini della riqualificazione energetica degli edifici, la cogenerazione può offrire soluzioni particolarmente vantaggiose: la combustione nelle piccole centrali a cogenerazione raggiunge risparmi fino al 40% nell’utilizzo delle fonti primarie di energia. “Siamo convinti - conclude Belvedere - che questi provvedimenti, abbinati a politiche fiscali incentivanti e alla liberalizzazione del mercato elettrico, darebbero un sicuro impulso anche indotto al mercato sia della riqualificazione edilizia che delle nuove costruzioni. Così facendo si recupererebbe il ruolo anticongiunturale che da sempre caratterizza l’edilizia, ruolo al quale fino ad oggi non si è fatto ricorso”.

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