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"Agenti biologici: conoscerli per evitarne il rischio"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
01/02/2012 - Agenti biologici: conoscerli per evitarne i pericoli. Nel canale
tematico "Conoscere il rischio" del portale dell'INAIL la Contarp
(Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione) ha aperto una nuova
sezione dedicata al rischio da agenti
biologici.
L'obiettivo: comunicare - con finalità di prevenzione - i pericoli legati alla
presenza di questi microorganismi capaci di provocare all'uomo infezioni,
allergie e intossicazioni nei luoghi di lavoro.
Un problema spesso
sottostimato.
Tranne poche eccezioni legate ad alcune attività professionali, il rischio da agenti
biologici
è spesso sottostimato. Eppure, questo è trasversale e presente sia in attività
in cui è "tradizionalmente" riconosciuto - ambienti sanitari,
laboratori di diagnosi e ricerca, settore dei rifiuti, allevamenti animali -,
sia in ambienti come uffici, scuole, mezzi di trasporto, centri estetici e
sportivi, ai quali si è rivolta un'attenzione particolare solo in tempi più
recenti. Non esiste, in definitiva, un ambiente di lavoro in cui tale rischio
possa essere totalmente ignorato.
Online guide
tecniche, manuali e schede. Partendo da pagine introduttive di carattere
informativo rivolte a tutti coloro che desiderano avvicinarsi alla tematica, la
sezione del portale realizzata dalla Contarp offre, così, all'utente strumenti
utili - quali guide tecniche, manuali, schede e fogli informativi - per gli
approfondimenti specifici ai fini della gestione del rischio: caratteristiche e
proprietà degli agenti biologici (virus, batteri, funghi, endoparassiti,
allergeni), monitoraggio ambientale, valutazione del rischio in specifici luoghi
di lavoro, problematiche legate agli impianti aeraulici, riferimenti
legislativi e normativi.
Approfondite
numerose attività lavorative. Viene approfondita, inoltre, la presenza
di agenti biologici in attività lavorative molto diverse tra loro, spaziando
dalle strutture sanitarie agli impianti di trattamento dei rifiuti, passando
per ambienti indoor come uffici e
scuole, proprio a testimoniare come nessun datore di lavoro, così come ribadito
nel Testo unico sulla sicurezza (dlgs. 81/08 e successive modifiche e
integrazioni), può esimersi dalla valutazione di tutti i rischi, compreso
quello da agenti biologici. Dunque, una sezione dedicata alla conoscenza del
rischio biologico, per promuovere una maggiore consapevolezza e realizzare una
prevenzione più efficace.
Fonte: INAIL.
La Sezione
Il rischio biologico
Questa
sezione fornisce alcuni strumenti utili per conoscere, approfondire e gestire
il rischio da esposizione ad agenti biologici negli ambienti di lavoro.
Tranne
poche eccezioni legate ad alcune attività, il rischio da agenti biologici è
spesso sottostimato in molti luoghi di lavoro. Le materie prime o le sostanze
utilizzate, i fluidi biologici, la polvere organica, gli animali, gli insetti,
le sostanze vegetali, la scarsa igiene o la cattiva gestione degli impianti
aeraulici possono essere fonti di contaminazione biologica potenzialmente
pericolosa.
Il
rischio biologico è spesso di tipo ambientale e, quindi, trasversale, presente
sia in attività lavorative in cui è "tradizionalmente" riconosciuta
la presenza di agenti biologici (ambienti sanitari, laboratori di diagnosi e
ricerca, settore dei rifiuti, allevamenti animali ...), sia in ambienti come
gli uffici, le scuole, i mezzi di trasporto, i centri estetici e sportivi ecc.,
non esiste, pertanto, un ambiente di lavoro in cui tale rischio possa essere
ignorato.
Secondo
la definizione del D. Lgs.81/08 (articolo 267), per agente biologico si intende
qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare
ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.
In
un ambiente di lavoro però, possono essere presenti anche altri organismi
potenzialmente responsabili di infezioni o allergie come alcuni artropodi ( zanzare, zecche, pulci,
blatte, acari ecc.), alcuni mammiferi (per esempio ratti) o anche derivati
vegetali e animali (pollini, peli e forfore).
Fonte: INAIL.
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