"Redazione piano emergenza strutture sanitarie, linee indirizzo Lombardia"
fonte quotidianosicurezza.it / Rischio incendio
Il documento nasce con l’intento di fornire indicazioni utili al lavoro dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle strutture sanitarie, fornendo quindi una documentazione comune e di riferimento su cui misurarsi e crescere. In particolare si propone l’assunzione di un format comune nella stesura del piano generale d’emergenza PGE. Principali scopi delle linee d’indirizzo sono:
- contenere i livelli di incertezza nella stesura del PGE;
- fornire criteri e metodi omogenei per la gestione dell’emergenza;
- garantire un approccio all’emergenza che tenga in considerazione tutti i rischi;
- favorire la stesura di un documento flessibile fruibile dai molti soggetti coinvolti nella gestione delle emergenze: enti esterni del soccorso, estensori del piano, operatori coinvolti, utenti e degenti;
- promuovere azioni di coordinamento tra strutture sanitarie e enti di soccorso.
Il documento dopo aver enumerato funzioni e responsabilità attribuite dal PGE al datore di lavoro, alla direzione sanitaria, agli operatoti interni e agli enti di soccorso esterni fissa i criteri da adottare per l’elaborazione del piano, classifica i rischi che possono condurre a condizioni emergenziali e delinea in quali sezione deve svilupparsi un modello guida di Piano di emergenza. Per quanto riguarda i rischi, le linee di indirizzo muovono verso la stesura di un PGE completo, che prenda in considerazione tutti i rischi che possono causare emergenza. I rischi che in una struttura sanitaria possono condurre a condizioni emergenziali sono:
- il rischio incendio – le attività sanitarie e ospedaliere sono ritenute ad alto rischio e necessitano di piani dettagliati e redatti tenendo in considerazione la classificazione dei possibili eventi che possono essere causa di incendio per gravità e per tipologia di evoluzione;
- rischio tecnologico – deriva da tutte le installazioni tecnologiche e dagli impianti (elettrico, idrico, distribuzione di gas tecnici e/o medicali);
- rischio naturale – comprende tutti i fenomeni naturali quali alluvioni, terremoti, esondazioni;
- rischio chimico – dovuto alla fuoriuscita di sostanze chimiche pericolose che possono essere causa di esalazioni, esplosioni, incendi, contaminazioni;
- rischio biologico – legato alla possibilità di contaminazione da agenti biologici all’interno della struttura;
- rischio sociale – fattore che dipende dalla situazione sociopolitica in cui è inserita la struttura e al rischio di subire attentati, sabotaggi, atti vandalici, e altro.
Per agevolare la strutturazione del PGE è allegata al documento una tabella esplicativa delle tipologie di rischio e delle modalità comportamentali conseguenti che illustra per ogni scenario di emergenza gli sviluppi che ci si possono attendere e le misure d’intervento per contenere e fronteggiare l’evento stesso.
Il documento enumera in ultimo le sezioni in cui è necessario si sviluppi un PGE:
- “descrizione dell’azienda/struttura;
- contenuti del Piano d’emergenza;
- misure di prevenzione;
- informazione, formazione e addestramento;
- gestione dell’emergenza;
- gestione del post emergenza.
Nell’allegato 2 infine si fornisce una check di controllo per un migliore organizzazione delle informazioni
Per approfondire: Linee d’indirizzo per la redazione delle emergenze nelle strutture sanitarie (PDF).
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1145 volte.