28/03/2012 - Nella notte del 26 marzo si è verificata una forte esplosione nella ditta per il trattamento rifiuti La.Fu.Met. di Villastellone, presso Torino.
Lo scoppio, con relativo incendio, è partito nell’area di stoccaggio dei liquami ed ha causato cinque feriti fra gli operai presenti nella ditta. Le fiamme sono state sedate dai Vigili del fuoco, con 14 squadre presenti sul posto. Sul luogo dell’incidente sono poi arrivati i tecnici dell’Arpa Piemonte ed i tecnici sanitari per verificare la presenza di sostanze nocive nell’aria.

Lo stabilimento era stato già interessato da un incendio nel 2003: allora le fiamme interessarono un magazzino di vernici (quasi 6mila metri quadrati di bidoni pieni di vernici, oli e solventi) e si temette per una contaminazione delle falde della rete irrigua che scaricava in un canale. L’incidente portò al divieto di uno delle acque dei canali vicini alla fabbrica per l’irrigazione dei terreni agricoli circostanti.
Nel 2004 invece, una fuga di solfuro di sodio dalle valvole di un serbatoio esterno allo stabilimento intossicò gli operai impegnati nelle operazioni di bonifica di rifiuti, senza causare gravi conseguenze.

In merito all’ultimo incidente, l’azienda ha respinto le critiche legate agli scarsi investimenti in sicurezza di attrezzature e impianti e per la formazione dei dipendenti, ed ha sostenuto che ad innescare l’incendio sarebbe stato un operaio, intento a riparare una pressa con una saldatrice, a macchinari spenti. Le scintille a contatto con gli oli della canalina di scolo avrebbero innescato l’incendio, che si sarebbero poi estese al macchinario vicino, addetto alla pulizia dei fusti, e contenente altro materiale infiammabile.

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