"Terremoto Emilia Romagna: Linee di indirizzo agibilità sismica capannoni monopiano "
fonte www.lavoripubblici.it / Edilizia
Si tratta di linee di indirizzo che non hanno in alcun modo carattere prescrittivo e/o cogente e che mirano a fornire alcune soluzioni tecniche (che certo non esauriscono un problema complesso e delicato quale quello in oggetto), stimolando, al tempo stesso, lo sviluppo della consapevolezza del bagaglio di conoscenze necessarie a dare, in tempi molto brevi, una risposta ad imprescindibili questioni di sicurezza, con un impatto fortissimo su questioni economiche e sociali.
Le linee di indirizzo, facendo riferimento all'articolo 3, comma 8 del decreto-legge 6/6/2012, n. 74 che ha suscito grandi perplessità tra i tecnici, precisano che la norma fornisce un quadro sintetico delle carenze più rilevanti che evidentemente ostano al conseguimento a breve termine dei requisiti minimi di sicurezza per l'esercizio delle costruzioni industriali e che quindi devono essere sanate prioritariamente, ivi comprese le scaffalature metalliche per lo stoccaggio di lavorati e semilavorati suscettibili di interazioni con le strutture principali degli edifici industriali.
Sotto il profilo tecnico, quindi, lo scenario delineato dal D.L. per conseguire gli obiettivi di superamento dell'emergenza e di miglioramento della sicurezza per la salvaguardia delle vite umane richiede un processo coordinato e realizzato in due fasi:
- la prima nella quale si garantisce l'eliminazione delle carenze strutturali più rilevanti, nel rispetto del comportamento complessivo dell'organismo strutturale;
- la seconda nella quale si interviene in maniera estesa e sistematica per il conseguimento delle prestazioni richieste dal comma 10 dell'art. 3 del DL 74/2012, integrando in un contesto più ampio e incisivo i correttivi posti in essere nel corso della prima fase.
Le due fasi trovano riscontro nel capitolo 8 delle NTC 2008, e in particolare dal par. 8.4, nelle due categorie di interventi:
- riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, e che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti - fase 1;
- interventi di miglioramento (globali) atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente - fase 2.
Le due fasi, in altri termini, appartengono ad una strategia generale di
tipo additivo, in cui gli interventi di prima fase, oltre a consentire
il rilascio del certificato di agibilità sismica e, con esso, la ripresa
delle ".....normali condizioni di vita e di lavoro..." , costituiscono
una parte del più complesso insieme di opere che consentirà il
raggiungimento delle prestazioni di sicurezza sismica previste dalle
vigenti norme tecniche NTC 2008.
Le linee di indirizzo trattano i seguenti argomenti:
- danneggiamenti registrati negli edifici produttivi in seguito all'evento sismico del 20-29 maggio 2012;
- tipologie strutturali di edifici prefabbricati progettati in assenza di criteri antisismici;
- principi e criteri di intervento;
- schede tecniche per il dimensionamento, la cantierizzazione e l'esecuzione degli interventi.
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