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"Mozzarella di bufala, il Consorzio modifica il disciplinare"
fonte www.alimentibevande.it / Sicurezza alimentare
12/07/2012 - Il Consorzio di tutela ha approvato le modifiche al disciplinare di produzione della Mozzarella di bufala campana Dop.
Queste le principali novità proposte:
- una novità interessante riguarda l’introduzione del divieto, per i caseifici facenti parte del sistema della Dop, di ogni approvvigionamento di latte di bufala proveniente dall’esterno dell’area Dop, ribadendo al contempo il divieto assoluto di utilizzare latte congelato o semilavorati;
- altro elemento innovativo è il riconoscimento di un prodotto etichettato come “artigianale” e caratterizzato da ulteriori, specifici requisiti qualitativi, innanzitutto la mozzatura e la filatura manuali;
- gli stabilimenti, infine, per necessità di produzione potranno creare una sorta di polmone nei momenti di esubero di materia prima rispetto alle esigenze del mercato, condizionando la cagliata.
Il documento, elaborato e condiviso dall’unanimità dal Comitato paritetico (composto da allevatori e trasformatori) è in attesa dell’approvazione del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e, poi, della Commissione europea.
Queste le principali novità proposte:
- una novità interessante riguarda l’introduzione del divieto, per i caseifici facenti parte del sistema della Dop, di ogni approvvigionamento di latte di bufala proveniente dall’esterno dell’area Dop, ribadendo al contempo il divieto assoluto di utilizzare latte congelato o semilavorati;
- altro elemento innovativo è il riconoscimento di un prodotto etichettato come “artigianale” e caratterizzato da ulteriori, specifici requisiti qualitativi, innanzitutto la mozzatura e la filatura manuali;
- gli stabilimenti, infine, per necessità di produzione potranno creare una sorta di polmone nei momenti di esubero di materia prima rispetto alle esigenze del mercato, condizionando la cagliata.
Il documento, elaborato e condiviso dall’unanimità dal Comitato paritetico (composto da allevatori e trasformatori) è in attesa dell’approvazione del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e, poi, della Commissione europea.
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