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"Taranto: Ilva, ecco i contenuti della nuova Aia"

fonte www.insic.it / Ambiente

30/10/2012 - Diffusi i contenuti della nuova AIA; recepiti le rpescrizioni degli enti locali e gli studi del ministero Salute. L'azienda stima un investimento di 3 miliardi.Ancora nulla sul dissequestro degli impianti.

Il 26 ottobre scorso il ministro dell'Ambiente, Clini ha rilasciato la nuova Aia a seguito dell’acquisizione dei pareri dei Ministri della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali, degli Interni, dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Fissato anche un cronoprogramma di misure urgenti da adottare entro tre mesi e da completare nel 2014.

La nuova Aia:
--aggiorna i contenuti della precedente Autorizzazione, in merito alle prescrizioni relative alle aree a caldo, ed alle aree di stoccaggio e movimentazione dello stabilimento, con particolare riferimento alle emissioni di polveri e di benzo(a)pirene, sia convogliate che diffuse, nonché alle altre emissioni inquinanti quali diossine e furani.
--integra le prescrizioni della Regione Puglia in applicazione delle leggi regionali per la regolazione delle emissioni di diossine e furani, il contenimento dell’inquinamento da benzo(a)pirene, e la tutela della salute nelle aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale.
--fissa importanti scadenze: entro il 31 gennaio 2013 dovranno essere emanati specifici decreti che regolamentino le discariche interne, la gestione dei materiali, sottoprodotti e rifiuti inclusi, gestione delle acque e delle acque di scarico, ed entro il 31 maggio 2013, le restanti aree ed attività dello stabilimento non considerate, nonché il sistema di gestione ambientale e la gestione energetica.
--stabilisce, come anticipato nei giorni scorsi da Clini, l’applicazione anticipata al 2012 delle prescrizioni europee per l’impiego delle migliori tecniche disponibili (BAT) per la produzione di ferro e acciaio, contenute nella direttiva 135/2012, che saranno in vigore nel 2016 (la direttiva è stata pubblicata in G.U.U.E. del l’8 marzo 2012 n. L70).
--recepisce i recenti studi epidemiologici (il Rapporto Ambiente e salute a Taranto) diffusi dal Ministero della Salute, che ha anche proposto l’istituzione di un “Osservatorio e sistema di monitoraggio sanitario” a Taranto.

L'Ilva, che ha subito accettato la nuova Aia, sta quindi preparando il nuovo piano industriale, con un piano di risanamento stimato in circa 3 miliardi di euro di investimento per il quale, secondo i vertici risulta indispensabile il dissequestro degli impianti. La richiesta e la nuova Aia dovrà ora essere vagliata dal Gip di Taranto che già ad Agosto si era rifiutata di operare il dissequestro degli impianti, ed aveva poi rigettato il primo piano di interventi aziendali da 400 milioni di euro e non sembra intenzionata a cedere sulla richiesta di abbassamento degli inquinanti nell’aria.

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