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"Durc, compensazione tra debiti e crediti subito operativa"
fonte www.edilportale.com / Normativa
06/12/2012 - Se un’impresa non ha adempiuto al versamento di alcuni oneri
previdenziali, ma vanta un credito nei confronti dell’Amministrazione a
cui è rilasciato il Durc, le due posizioni possono essere compensate in
modo da non far venir meno la regolarità del Documento unico di
regolarità contributiva.
Si è espresso in questi termini il Tar Puglia con l’ ordinanza 677/2012. Per giungere a questa conclusione, il Tribunale amministrativo ha applicato la Legge 94/2012 per la razionalizzazione della spesa pubblica - Spending review, considerandola operativa anche in mancanza del decreto ministeriale che avrebbe dovuto regolare le modalità di attuazione della disposizione entro il 7 settembre 2012, cioè sessanta giorni dopo l’entrata in vigore della norma.
Secondo la legge sulla Spending review, il documento unico di regolarità contributiva è rilasciato anche in presenza di una certificazione che attesti la sussistenza e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati.
La legge prevede inoltre che, entro sessanta giorni dalla sua entrata in vigore, il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adotti un decreto attuativo che assicuri l'assenza di riflessi negativi sui saldi di finanza pubblica.
Nel caso analizzato dal Tar Puglia, l’Inps, Istituto nazionale di previdenza sociale, aveva rifiutato la compensazione degli oneri previdenziali non versati con i crediti verso i Comuni cui era stato rilasciato il Durc irregolare basando la sua decisione proprio sulla mancanza del decreto ministeriale attuativo.
Il Tribunale amministrativo ha invece ribaltato la posizione dell’istituto previdenziale, affermando che la disposizione in vigore è immediatamente applicabile.
Si è espresso in questi termini il Tar Puglia con l’ ordinanza 677/2012. Per giungere a questa conclusione, il Tribunale amministrativo ha applicato la Legge 94/2012 per la razionalizzazione della spesa pubblica - Spending review, considerandola operativa anche in mancanza del decreto ministeriale che avrebbe dovuto regolare le modalità di attuazione della disposizione entro il 7 settembre 2012, cioè sessanta giorni dopo l’entrata in vigore della norma.
Secondo la legge sulla Spending review, il documento unico di regolarità contributiva è rilasciato anche in presenza di una certificazione che attesti la sussistenza e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati.
La legge prevede inoltre che, entro sessanta giorni dalla sua entrata in vigore, il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adotti un decreto attuativo che assicuri l'assenza di riflessi negativi sui saldi di finanza pubblica.
Nel caso analizzato dal Tar Puglia, l’Inps, Istituto nazionale di previdenza sociale, aveva rifiutato la compensazione degli oneri previdenziali non versati con i crediti verso i Comuni cui era stato rilasciato il Durc irregolare basando la sua decisione proprio sulla mancanza del decreto ministeriale attuativo.
Il Tribunale amministrativo ha invece ribaltato la posizione dell’istituto previdenziale, affermando che la disposizione in vigore è immediatamente applicabile.
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