Logo di PrevenzioneSicurezza.com
Martedì, 7 Maggio 2024
News

"Rischio stress: un quesito sugli strumenti di valutazione"

fonte www.insic.it / Salute

07/12/2012 - In data 22 novembre sono stati diversi i quesiti presentati alla Commissione interpelli del Ministero del Lavoro. Dopo aver approfondito su quanto chiarito in merito all’utilizzo delle prossime procedure standardizzate ed all’esposizione al fumo passivo dei lavoratori nei locali di ristorazione, passiamo all’analisi dell’interpello 5 che risponde in materia di valutazione del rischio stress lavoro-correlato.

Il quesito è stato proposto dall’Ordine degli psicologi e riguarda anche le indicazioni metodologiche deliberate in data 17/11/2010 dalla Commissione Consultiva Permanente. L’Ordine chiede chiarimenti sulla possibilità per il datore di lavoro di utilizzare strumenti propri della cd. "valutazione approfondita" al fine di raccogliere informazioni sulla "percezione soggettiva" dello stress da parte dei lavoratori, quando dalla c.d."valutazione preliminare", emerga un grado di rischio tale da richiedere un intervento correttivo ma non sia possibile determinare con ragionevole certezza quali misure possano essere adeguate.

La Commissione interpelli chiarisce che in base alle indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente, q ualora  emergano elementi di rischio stress, l'obbligo del datore di lavoro è quello di adottare misure di correzione, allo scopo di eliminare o, se ciò è impossibile, ridurre al minimo il rischio da stress lavoro-correlato, mentre non è fatto obbligo al datore di lavoro utilizzare strumenti propri della valutazione ed. "approfondita''' al fine di meglio identificare le misure di correzione.

Se però il datore di lavoro sulla base di una sua libera scelta voglia usare strumenti, come ad esempio i questionari, usualmente riservati alla fase della valutazione approfondita,  tale “approfondimento” non potrà mai essere svincolato dalla adozione di misure di correzione almeno in termini di misure minime (ad esempio, una attività di informazione sul tema nei riguardi di un gruppo di lavoratori risultati "a rischio") e dovrà avere cura di identificare con puntualità (nella documentazione relativa al DVR) tempi e modi della applicazione degli strumenti in parola.

Segnala questa news ad un amico

Questa news è stata letta 962 volte.

Pubblicità

© 2005-2024 PrevenzioneSicurezza.com. Tutti i diritti sono riservati.

Realizzato da Michele Filannino