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" Vibrazioni sugli edifici: un progetto UNI in inchiesta finale"

fonte www.insic.it / Edilizia

11/12/2012 - Il problema delle vibrazioni degli edifici ha assunto, negli ultimi anni, sempre maggiore importanza sia in relazione alla diversa tipologia strutturale delle costruzioni, sia in relazione al moltiplicarsi delle fonti di vibrazione, in special modo quelle generate dalle attività dell'uomo.

In generale, danni strutturali all'edificio nel suo insieme attribuibili a fenomeni vibratori sono estremamente rari e quasi sempre derivano dal concorso di altre cause; sono invece frequenti altre forme di danno, di entità definita "di soglia" che, senza compromettere la sicurezza strutturale, ne possono determinare una riduzione del valore. I danni di soglia si possono presentare sotto forma di fessure nell'intonaco, accrescimenti di fessure già esistenti, danneggiamenti di elementi architettonici.

Il progetto U20002170 "Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici" fornisce una guida per la scelta di appropriati metodi di misurazione, di trattamento dei dati e di valutazione dei fenomeni vibratori per permettere la valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici, con riferimento alla loro risposta strutturale ed integrità architettonica. Esso si applica a tutte le tipologie di edifici di carattere abitativo, industriale e monumentale.

Elaborato dalla commissione Acustica e vibrazioni, il documento prende in esame fenomeni vibratori, siano essi generati dall'attività antropica o naturali, di intensità modesta, tali da produrre nel peggiore dei casi danni "architettonici". Nei casi di insorgenza di "danno maggiore" è necessario ricorrere ad approfondimenti specifici da parte di esperti: per questo motivo effetti di vibrazioni generati da terremoti sono al di fuori del campo d'interesse del documento.

Il progetto U20002170 (che sostituisce la UNI 9916:2004) è entrato lo scorso 30 novembre nella fase di inchiesta pubblica preliminare. Fino al 29 gennaio 2013 sarà possibile consultare il documento e inoltrare i propri commenti utilizzando l'apposito form a disposizione sul sito internet, alle pagine dell'Inchiesta pubblica finale.

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