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"Pompe di calore e geotermia riammesse alla detrazione del 65%"

fonte www.edilportale.com / Risparmio energetico

04/07/2013 - La detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sarà estesa alle pompe di calore e quella del 50% per le ristrutturazioni comprenderà i grandi elettrodomestici. Lo prevedono due emendamenti del Governo al DL 63/2013 approvati ieri in Senato.

“Anche alle pompe di calore - ha spiegato in Aula il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari - sarà esteso il bonus per le detrazioni fiscali fissato al 65%. Con un emendamento presentato dal Governo al Decreto sull’efficienza energetica ed utilizzando dei fondi presso il ministero dello Sviluppo economico, è stato possibile trovare risorse che consentiranno di sostenere un comparto importante, contribuendo in questo modo a dare un sostegno deciso al made in Italy”.
 
Ricordiamo che il DL 63/2013 - che ha innalzato dal 55 al 65% la percentuale di detrazione e l’ha prorogata fino al al 31 dicembre 2013 (30 giugno 2014 per i condomìni) - aveva escluso dall’agevolazione le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia e le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, perché già agevolati dal Conto Termico ( leggi tutto).
 
L’esclusione di queste tipologie di impianti aveva scontentato i produttori perché l’incentivo previsto dal Conto Termico è nettamente inferiore alla detrazione del 65%. ANIMA, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine, affiliata a Confindustria, ha calcolato che un impianto da 8.000 euro riceverebbe da 1.497 a 499 euro di incentivo con il Conto Termico, a fronte di 5.440 euro con la detrazione del 65% ( leggi tutto).

Il Governo ha quindi reinserito gli impianti a pompa di calore nell’elenco di quelli agevolabili. “Si tratta di un impegno notevole del Governo in questa difficile congiuntura economica nell’investire per il rilancio e lo sviluppo - ha aggiunto il sottosegretario Vicari. Questa misura contribuirà senza dubbio a finanziare tutta la filiera collegata alla produzione ed installazione delle pompe di calore, producendo effetti positivi su tutto l’indotto”.
 
Confermata dall’Aula di Palazzo Madama anche l’estensione del bonus del 50% ai grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), che si aggiungono ai mobili già previsti nel testo del DL 63/2013, sempre a condizione che siano destinati ad un immobile oggetto di ristrutturazione.
 
L’Aula ha inoltre eliminato la dicitura “anche a libera installazione”, che contrastava con la nota del Ministero dello Sviluppo economico, che invece limitava il bonus agli “elettrodomestici da incasso”. Saranno quindi ammessi tutti i grandi elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, ecc.), sia free standing che da incasso.
 
La detrazione si applicherà ad una spesa massima di 10.000 euro (mobili + elettrodomestici) e sarà restituita in dieci anni. A differenza di quanto previsto dalle Commissioni, l’importo di 10.000 euro andrà ad aggiungersi al tetto di spesa di 96.000 euro, previsto per per i lavori di ristrutturazione edilizia. Il tetto di spesa complessivo sale quindi a 106.000 euro.

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