"Consiglio superiore LLPP: Linee guida prodotti in rete metallica (gabbioni)"
fonte www.lavoripubblici.it / Sicurezza
Le nuove linee guida forniscono ai tecnici ed operatori del settore, alle stazioni appaltanti ed agli organi di controllo competenti, i riferimenti normativi, teorici e sperimentali per la redazione di capitolati, per la produzione e l’utilizzo di prodotti in rete metallica a doppia torsione.
Le Linee Guida sostituiscono la Circolare del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici n. 2078 del 27 agosto 1962, relativa alle “Norme da inserire nei Capitolati di lavori idraulici per la zincatura dei gabbioni di filo di ferro per difese e sistemazioni montane” e le precedenti “Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione” del maggio 2006.
Nel documento sono fornite anche alcune indicazioni in merito alla durabilità ed il collaudo di opere realizzate con i prodotti in rete metallica a doppia torsione, con particolare riferimento alle caratteristiche prestazionali specifiche della rete metallica e delle sue applicazioni.
Il documento è composto dai seguenti paragrafi:
- Oggetto
 - Campo d’applicazione
 - caratteristiche dei prodotti
 - Indicazioni sulla vita nominale delle opere e sulla durabilità dei prodotti
 - Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione
 - Controllo di accettazione in cantiere
 - Prescrizioni per il collaudo
 - Indicazioni specifiche per i materiali di riempimento
 - Indicazioni specifiche per il montaggio e la manutenzione
 - Riferimenti normativi
 
Per quanto concerne il 
	campo d’applicazione, nella circolare 
viene precisato che i manufatti basati sull’impiego di rete metallica a 
doppia torsione, adottati per la protezione di argini e rilevati 
(materassi), per opere di sostegno a gravità (gabbioni), per il 
contenimento di scarpate instabili (reti paramassi), per la costruzione 
di opere di sostegno speciali (terra rinforzata), hanno sostanziale 
valenza strutturale e, come tali, devono presentare i requisiti 
specificatamente richiesti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni di 
cui al D.M. 14 febbraio 2008 (nel seguito NTC 2008).
	
Si definiscono infatti materiali e prodotti per uso strutturale, quelli 
che, prioritariamente, assicurano e/o contribuiscono alla sicurezza 
strutturale e/o geotecnica delle opere stesse, e che consentono ad 
un’opera ove questi sono incorporati permanentemente di soddisfare in 
maniera prioritaria il requisito base n.1 “Resistenza meccanica e 
stabilità” ai sensi del Regolamento UE n. 305/2011.
In particolare per le opere di sostegno e quelle in terra rinforzata, 
esistono specifiche indicazioni contenute nelle NTC 2008, dove, al 
Capitolo 6 - paragrafo 6.5 Opere di sostegno - tra le opere di sostegno 
sono comprese le “strutture miste, che esplicano la funzione di sostegno
 anche per effetto di trattamenti di miglioramento e per la presenza di 
particolari elementi di rinforzo e collegamento (ad esempio, ture, terra
 rinforzata; muri cellulari)” e (paragrafo 6.5.3.1.1) “Nel caso delle 
strutture miste o composite, le verifiche di stabilità globale devono 
essere accompagnate da verifiche di stabilità locale e di funzionalità e
 durabilità degli elementi singoli”.
La rete metallica, costituendo componente strutturale essenziale, deve 
essere pertanto soggetta alle procedure di identificazione, 
qualificazione ed accettazione finalizzate alla verifica delle sua 
idoneità statica ed al mantenimento delle prestazioni nel tempo 
commisurate alla classe d’uso dell’opera ed alla vita nominale della 
stessa.
	
	
Le 
	caratteristiche tecniche dei prodotti finiti che comportano 
impiego di rete metallica a doppia torsione debbono, in generale, fare 
riferimento a quelle del materiale di base (filo metallico), a quelle 
della rete che ne deriva ed a quelle dei materiali ad essa associati 
(pietrame e terra di interposizione e rinfianco; elementi di cucitura e 
collegamento; chiodature ed ancoraggi, ecc.) nonché a quelle al 
manufatto nel suo insieme.
Per le specifiche tecniche del filo d’acciaio impiegato per la 
costruzioni delle reti metalliche si può fare riferimento ad una ampia 
serie di Norme UNI ed EN riportata nel Capitolo 9 e richiamata, ove 
rilevante, negli specifici paragrafi delle Linee Guida.
	
	
In riferimento, poi, alle 
	indicazioni sulla vita nominale delle opere e sulla durabilità dei prodotti
 nella circolare viene precisato che a ciascuna applicazione deve essere
 associato una vita nominale, intesa, in accordo con la definizione data
 al punto.2.4.1 delle NTC 2008 e successive modifiche, come “il numero 
di anni nel quale la struttura purché soggetta alla manutenzione 
ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata”.
	
Alla vita nominale così definita devono essere adattati i criteri di 
progetto con particolare riferimento alla durabilità della rete e dei 
sistemi di protezione dalla corrosione dei fili metallici, anche in 
riferimento alla possibilità che in un’opera possano essere eseguiti o 
meno sostituzioni di componenti o ripristini, con operazioni di 
manutenzione ordinaria, nonché in riferimento alle condizioni di 
aggressività ambientali.
	
	
In riferimento, poi, ai 
	controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione
 le reti metalliche a doppia torsione devono essere prodotte con un 
sistema permanente di controllo interno della produzione in stabilimento
 e di gestione della qualità del prodotto (controllo permanente della 
produzione in fabbrica), in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001, che 
deve assicurare il mantenimento dello stesso livello di affidabilità 
nella conformità del prodotto finito e l’affidabilità delle prestazioni 
indipendentemente dal processo di produzione.
	
L’identificazione e qualificazione del prodotto, la valutazione del 
controllo di produzione in stabilimento e del prodotto finito sono 
effettuate mediante la procedura di Marcatura CE in conformità ad ETA, 
ovvero, in alternativa tramite procedura per il rilascio del Certificato
 di Idoneità Tecnica all’Impiego conformemente a quanto previsto al 
punto 11.1, caso C, delle NTC 2008.
	
Le prove possono essere effettuate anche presso lo stabilimento del 
Produttore, qualora le attrezzature utilizzate siano tarate e la loro 
idoneità sia accettata e documentata.
	
Le prove devono essere ripetute per i diversi tipi di filo (per diverso 
diametro, per diversa tipologia di rivestimento galvanico e per diversa 
tipologia di rivestimento plastico) e per i diversi tipi di combinazione
 maglia e filo nel caso di prove sulla rete doppia torsione (per diverso
 tipo di maglia, per diverso diametro del filo, per diversa tipologia di
 rivestimento galvanico e per diversa tipologia di rivestimento 
plastico).
	
Nel caso di prodotti in rete a doppia torsione per impiego in opere 
paramassi (rivestimenti corticali), oltre alle prove descritte nei 
paragrafi successivi, devono essere condotte le prove sulla rete 
indicate dalla UNI 11437.
	
Per tutti gli impieghi strutturali previsti, il produttore deve comunque
 far eseguire le prove di seguito elencate anche presso uno dei 
laboratori di cui all’art.59 del D.P.R. n.380/01 dotati di adeguata 
competenza, attrezzatura ed organizzazione, previo nulla-osta del 
Servizio, e a seguito dell’esecuzione di tali prove deve presentare i 
rapporti di prova relativi a tutte le caratteristiche sopramenzionate, 
con data di esecuzione non antecedente a 1 anno dalla consegna dei 
materiali. A tal fine il produttore nell’istanza di rilascio del 
certificato di idoneità tecnica deve indicare il laboratorio prescelto.
	
	
L’
	accettazione dei materiali in cantiere, oltre che alla verifica
 della completezza della documentazione di accompagnamento in accordo 
con il Capitoli 11.1 delle NTC 2008, può essere subordinata all’esito di
 prove specifiche di accettazione, eseguite su richiesta del Direttore 
dei Lavori presso laboratori di cui all’art.59 del DPR 380/2001, su 
campioni di filo ed elementi di rete, secondo le indicazioni di prova 
descritte al punto 4.1. Ai fini dell’accettazione i valori delle 
caratteristiche tecniche riscontrate nelle prove dovranno essere 
confrontati con quelli dichiarati dai produttori nella documentazione di
 accompagnamento di cui al punto 4.2.
	
Comunque risulti qualificato il prodotto, resta onere del direttore dei 
lavori, in fase di accettazione in cantiere, la verifica della 
prescritta documentazione di qualificazione; in particolare non potranno
 essere impiegati nelle opere prodotti non corredati della 
documentazione indicata al punto 4.2, oppure per i quali quanto 
dichiarato nella suddetta documentazione non sia conforme ai requisiti 
ed ai livelli di sicurezza previsti dalle norme tecniche per le 
costruzioni nazionali e/o dagli specifici documenti contrattuali o 
progettuali.
	
Le opere stesse dovranno essere progettate e realizzate nel rispetto 
della normativa nazionale applicabile e, quindi, delle NTC 2008.
	
	
Il 
	collaudo di manufatti o dispositivi basati sull’impiego di reti metalliche,
 in aggiunta a quanto specificatamente previsto dalla normativa vigente,
 deve in tutti i casi comprendere la verifica della conformità e delle 
completezza della documentazione e delle certificazioni previste nelle 
presenti Linee Guida. Queste potranno essere verificate, a discrezione 
del Collaudatore, sulla base anche di eventuali prove di controllo sul 
filo e sulla rete.
	
Per quanto riguarda il collaudo di materassi in rete metallica, di opere
 di sostegno in gabbioni o in terra rinforzata, il collaudo dovrà 
riferirsi anche alla rispondenza alle indicazioni di progetto in merito 
al pietrame di riempimento e del rilevato strutturale interposto, delle 
loro modalità di posa in opera e di compattazione nonché dei 
collegamenti tra elementi diversi. A tale scopo è pertanto da 
considerare buona norma quella di prevedere che il collaudo venga svolto
 in corso d’opera.
	
Per il collaudo di reti paramassi (rivestimenti corticali), analogamente
 a quanto fatto per funi di rinforzo e collegamento, chiodi e dei 
tiranti di ancoraggio, deve essere acquisita la documentazione di 
accompagnamento della rete metallica.
	
	
In fase di progettazione, è opportuno che vengano riportate tutte le necessarie 
	indicazioni specifiche per i materiali di riempimento ed alla loro messa in opera, ed in particolare:
	
a) 
	Pietrame di riempimento per gabbioni e materassi metallici
	
Deve essere costituito da materiale litoide proveniente da cava (in 
conformità alla UNI EN – 13383-1) o da materiale d’alveo, non friabile 
né gelivo e quindi non deteriorabile dagli agenti atmosferici, di 
elevato peso specifico (non inferiore a 22 kN/m3) e di pezzatura 
superiore alla dimensione della maglia (minimo 1,5 D) in modo da non 
permettere alcuna fuoriuscita del riempimento, né in fase di posa in 
opera, né in esercizio. Il materiale di riempimento dovrà essere messo 
in opera con operazioni meccanizzate e/o manuali, in modo da raggiungere
 sempre una porosità del 30-40% per ottenere un idoneo peso di volume, 
nel rispetto delle ipotesi di progetto.
	
b) 
	Terreno di rinfianco per opere in terra rinforzata
	
Il materiale interposto tra gli elementi di rinforzo in rete metallica a
 doppia torsione deve essere costituito da terreno di buona qualità, di 
elevato potere drenante ed alto angolo di attrito interno e, 
soprattutto, deve mantenere inalterate le proprie caratteristiche nel 
tempo. Il materiale deve appartenere ai gruppi A-2-4, A-2-5, o a gruppi 
di caratteristiche migliori, secondo la classificazione delle UNI 10006.
 I valori di granulometria consigliata vanno dai materiali più fini con 
granulometria minore o uguale a 0,02 mm (con percentuale non superiore 
al 10 %), ai ciottoli di maggiori dimensioni fino a 200 mm: l’impiego di
 ciottolame superiore a 100 mm deve comunque essere limitato (non oltre 
il 10-15%) in quanto rende più laboriose le operazioni di compattazione.
La compattazione deve comunque raggiungere il 95% della prova Proctor 
modificata. Eventuali diverse composizioni qualificate possono essere 
impiegate quali ad esempio materiali trattati a calce o cemento.
	
La accettazione del materiale di riempimento dovrà essere comunque 
subordinata all’esito di prove di laboratorio al fine di verificarne la 
idoneità delle caratteristiche geotecniche del rilevato strutturale ed 
in particolare la loro rispondenza alle ipotesi di progetto. In caso di 
difformità, anche parziale, tra dati misurati e quelli adottati in 
progetto, tutte le verifiche geotecniche dovranno essere adeguatamente 
aggiornate.
	
	
In riferimento, per ultimo, alle 
	indicazioni specifiche per il montaggio e la manutenzione,
 in ottemperanza al Capitolo 2.1 delle NTC 2008, per ogni applicazione 
di prodotti in rete metallica a doppia torsione devono essere forniti 
manuale di installazione e manutenzione da allegare alla documentazione 
dell’opera. In particolare dovranno essere specificatamente previste le 
modalità operative di interventi di ripristino e di sostituzione 
parziale a seguito di danneggiamenti locali. In generale la riparazione 
dovrà essere estesa ad una porzione maggiore di quella direttamente 
danneggiata e commisurata alla causa del danno in modo da non costituire
 elemento di debolezza.
	
	
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1313 volte.

