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"La manutenzione in sicurezza degli estintori"
fonte www.puntosicuro.it / Rischio incendio
21/10/2013 - Le attività di
manutenzione di mezzi e sistemi antincendio
non solo è indispensabile per permetterne funzionalità e efficienza nel tempo,
ma è anche importante per favorire la tutela della salute e sicurezza delle
persone che si trovano a doverli utilizzare.
Per affrontare questo tema
riportiamo alcune indicazioni tratte da un articolo pubblicato sulla rivista “
Lavoro Sicuro” - supplemento periodico
di approfondimento della rivista
Ambiente&Sicurezza
- dal titolo “
Estintori. Quali gli
opportuni procedimenti per la manutenzione delle valvole?”.
Il documento - pubblicato sul
sito Ambiente
e Sicurezza 24 e curato da Marco Albanese (responsabile Ufficio Salute, Sicurezza
e Ambiente - Rimessaggio del Tirreno Srl) – ricorda che anche nella prevenzione
incendi “l’utilizzo, la movimentazione e il trasporto delle
bombole contenenti gas comportano l’esposizione dei lavoratori a numerosi
rischi che, come per altri casi, devono essere eliminati o ridotti, sia con
l’utilizzo di prodotti specifici, sia attraverso la propria regolare
manutenzione”.
L’articolo, che vi invitiamo a
leggere integralmente, non solo riporta
tabelle
con i principali riferimenti legislativi e le principali norme tecniche per la
manutenzione di sistemi e di attrezzature antincendio, ma indica i
principali rischi nell’uso delle bombole di
gas:
- “
rischio meccanico: la caduta della bombola, per la particolare
forma, può provocare fratture e traumi anche gravi;
-
rischi per la salute: la fuoriuscita del gas può provocare asfissia
o intossicazione a causa della saturazione dell’atmosfera circostante;
-
elevata pressione: la fuoriuscita del gas a causa della rottura
della valvola imprime un moto rotatorio alla bombola;
-
rischio di esplosione: l’esposizione alle alte temperature e basse
temperature può provocare esplosioni”.
Riguardo al
rischio di fuoriuscita del gas dalle bombole, causa di incidenti
anche molto gravi, è indispensabile tenere conto “non solo dei rischi specifici
dovuti alla pericolosità intrinseca del gas
contenuto nelle bombole ma anche di quelli generici legati alla elevata
energia potenziale dovuta alla sua pressione”.
Se la fuoriuscita può dipendere
da un malfunzionamento o dalla rottura della valvola, gli incidenti sono
connessi alla saturazione dell'ambiente in cui il gas è sprigionato e
all'eventuale “moto rotatorio che è impresso alla bombola per l'elevata energia
sprigionata dalla pressione presente”.
In merito poi alla
manutenzione delle valvole si segnala
che per quanto concerne i sistemi antincendio “a supporto dell'attività di
manutenzione sono disponibili specifiche
norme
tecniche il cui rispetto consente sia di garantire nel tempo la
funzionalità e l'efficienza degli impianti e delle attrezzature, sia un
puntuale rispetto delle disposizioni legislative”. Queste norme forniscono le
informazioni necessarie per eseguire correttamente la manutenzione
dei sistemi e dei loro componenti.
In particolare l’articolo fa
riferimento, per le
valvole delle
bombole contenenti gas, alla norma
UNI
EN ISO 22434 “che ha specificato i requisiti per l'ispezione e la
manutenzione”.
Per quanto concerne le fasi di
manutenzione la norma distingue due
tipologie
di interventi:
- "
intervento semplice" (minor repair): interventi “di pulizia e
di sostituzione dei componenti non direttamente a contatto con il gas
(volantini, riduttori di flusso, sigilli ecc.)”;
- "
intervento complesso" (major repair): ad esempio interventi
che “comportano la sostituzione dei componenti e degli accessori a diretto
contatto con il gas (come valvole di sicurezza, manometri, flussometri ecc.)”.
Infine ci sono le operazioni di
"
rimessa a nuovo"
(refurbishment) che consistono nelle operazioni che “implicano lo smontaggio
della valvola dalla bombola (o dal serbatoio), il controllo dei suoi componenti
interni, il rimontaggio e l'installazione per rimettere la valvola in
condizione di poter funzionare nuovamente”.
Nell’articolo viene poi presentato
un
caso specifico: la manutenzione
di un sistema fisso di estinzione incendi installato a protezione del locale
motore di una imbarcazione da diporto con lunghezza dello scafo pari a 14 m,
equipaggiato con motori entrobordo diesel di potenza combinata maggiore di 120
kW.
In conclusione, con riferimento
alla manutenzione dei mezzi antincendio, segnaliamo che il 20 giugno 2013 UNI
ha pubblicato una
nuova norma di
riferimento per lo svolgimento dell’attività di controllo e manutenzione degli
estintori d’incendio, norma che va a sostituire la UNI 9994:2003.
La nuova
UNI 9994-1:2013 prescrive i criteri per effettuare il controllo
iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata ed
il collaudo degli estintori
di incendio, ai fini di garantirne l’efficienza. La norma si applica alla
manutenzione ordinaria e straordinaria degli estintori d'incendio portatili e
carrellati, inclusi gli estintori d'incendio per fuochi di classe D (e non si
applica alle attività di installazione degli estintori d’incendio).
Altre indicazioni relative al
contenuto della nuova
norma:
- nuove fasi di manutenzione;
- diversa tempistica per alcune
tipologie di estintori;
- la necessità di marcare, in
fase di revisione e collaudo, la data e la denominazione dell’azienda, sia
all’interno che all’esterno dell’estintore;
- la sostituzione, in fase di
revisione, della valvola erogatrice per gli estintori a biossido di carbonio;
- la sostituzione, in fase di
collaudo, della valvola erogatrice per
garantire l’efficienza e la sicurezza di ogni estintore;
- l’aggiornamento della
documentazione di manutenzione.
Ambiente e Sicurezza 24, Lavoro
Sicuro, “ Estintori. Quali gli opportuni procedimenti per la manutenzione
delle valvole?”, a cura di Marco Albanese, responsabile Ufficio Salute,
Sicurezza e Ambiente - Rimessaggio del Tirreno Srl, documento pubblicato sul
sito Ambiente e Sicurezza 24 e sulla rivista “Lavoro Sicuro” (formato PDF, 438
kB).
RTM
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