Il tema legato al rischio infortuni correlati alle attività di manutenzione delle macchine ed attrezzature di cantiere è infatti sicuramente sempre presente.

 

I problemi logistici: generalmente il guasto ad un mezzo meccanico rende difficoltoso il suo spostamento rendendo necessario l’intervento in loco, 

 

i luoghi non sempre idonei: solo i cantieri di notevole dimensione hanno al loro interno un’officina attrezzata,

 

i tempi stretti dell’esecuzione dei lavori: l’intervento di riparazione deve durare il minimo indispensabile per permettere l’immediato riutilizzo dell’attrezzatura in quanto, generalmente, non vi è ridondanza di mezzi,

 

sono tutti fattori che – molte volte – portano ad eseguire le riparazioni in condizioni non certamente ottimali.

 

 

 

Le fotografie pubblicate in questa puntata ci illustrano proprio una di queste situazioni, dove un meccanico, addetto alla riparazione di un carrello semovente a braccio telescopico, è intervenuto in cantiere e, vista la necessità di operare sotto al mezzo, anziché “perdere tempo” per il trasporto dello stesso in un’officina attrezzata, ha deciso di intervenire bilanciando il tutto - sugli stabilizzatori anteriori - tramite delle zavorre di contrappeso posizionate sulle forche all’estremità del braccio di sollevamento.

 

 

 

Un’operazione che non tiene assolutamente conto dei vari pericoli esistenti (spostamento del mezzo, cedimento strutturale, guasto all’impianto oleodinamico, carico eccessivo sugli stabilizzatori, ecc. ecc.) e del conseguente rischio di movimento ed abbassamento del mezzo che potrebbe portare allo schiacciamento del manutentore.

 

 

Geom. Stefano Farina, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS

 

Fonte: SICURELLO.no : l’evidenza dei mancati infortuni.