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"Edilizia e rischio chimico: il cemento e i fluidi disarmanti"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
13/05/2014 - Sono molte le sostanze pericolose che
si utilizzano in edilizia con possibili conseguenze per la salute e la
sicurezza (incendi, esplosioni, ustioni chimiche, ...) dei lavoratori.
Senza dimenticare i danni che ci possono essere per l’ambiente nel caso
di un impiego e smaltimento non corretto dei vari prodotti.
Per accrescere la consapevolezza dei lavoratori del comparto edile e
avere informazioni su rischi e misure di prevenzione correlate ai
prodotti chimici più utilizzati, possiamo riprendere la presentazione
del documento Inail dal titolo “ Il rischio chimico nel settore edile. Se lo conosci... lo eviti...”.
Documento che dedica un capitolo alla sicurezza nell’utilizzo di
specifici prodotti presentando brevemente gli effetti sulla salute e le
principali misure di prevenzione e protezione.
Sfogliando questa pubblicazione
presentiamo oggi i rischi e la sicurezza nell’impiego del
cemento, dei
fluidi
disarmanti e dei vari prodotti utilizzati per il
trattamento di murature, legno, metalli e pavimenti.
Cemento
Innanzitutto il documento ricorda
che il cemento può causare ai lavoratori:
- tosse, danni alle vie
respiratorie e malattie polmonari;
- dermatiti, allergie da contatto
(parti scoperte degli arti: mani, braccia) ed ustioni;
- irritazione e gravi lesioni
oculari.
Riportiamo le principali
misure di prevenzione e protezione per
la tutela dei lavoratori e dell’ambiente:
- “utilizzare cementi a basso
contenuto di cromo VI stabilizzati con agenti riducenti e verificarne le
scadenze (l’azione stabilizzante dura circa 6 mesi);
- dismettere e riporre
separatamente gli abiti contaminati, le calzature, gli occhiali, ecc.,
pulendoli completamente prima di riutilizzarli;
- impiegare mezzi meccanici per
la movimentazione;
- prevenire lo spandimento della
polvere di cemento (es. utilizzare utensili a bassa velocità, non spazzare);
- il cemento umido non deve
entrare in contatto con acidi, sali di ammonio, alluminio (non utilizzare
contenitori di alluminio), con altri metalli e con acido fluoridrico (produce
gas corrosivi);
- non entrare in ambienti (silos,
contenitori, camion) contenenti cemento sfuso” senza adottare misure di
sicurezza al fine di evitare il rischio di seppellimento e di soffocamento;
- “subito dopo aver
movimentato/manipolato cemento o suoi impasti lavarsi con sapone neutro;
- non inalare le polveri;
- non ingerire: in caso di
ingestione accidentale consultare immediatamente un medico e mostrare
l'etichetta;
- non disperdere nell’ambiente,
in fognature e in corpi idrici (grandi quantità di cemento possono risultare
tossiche per la vita acquatica)”.
Queste una breve rassegna dei DPI
da utilizzare per il rischio chimico: “indumenti di protezione; guanti
di protezione resistenti a sostanze fortemente basiche e all’abrasione,
impermeabili, rivestiti internamente di cotone; occhiali di protezione; maschera
di protezione delle vie respiratorie (facciali filtranti o maschere
antipolvere); calzature di sicurezza; creme barriera”.
Fluidi disarmanti
Sono prodotti impiegati “per la
preparazione di casseforme di legno o metalliche per i getti di calcestruzzo”.
Hanno composizione variabile “(sostanze organiche, oli vegetali, solventi,
metalli pesanti, emulsionanti, prodotti bituminosi, ecc.) e di conseguenza
anche gli effetti sulla salute possono essere differenti”. Ad esempio:
- “possono causare dermatiti,
congiuntiviti, danni all’apparato respiratorio;
- se ingeriti possono causare
danni ai polmoni fino ad essere letali”.
Inoltre possono aumentare il
rischio di incendio.
Queste le
misure di prevenzione e protezione:
- “preferire l’applicazione con
spazzolone o pennello piuttosto che nebulizzare;
- non usare oli esausti in quanto
contengono idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e policlorobifenili (PCB);
- conservare in luogo fresco e
ben ventilato, lontano da fonti di calore e sorgenti di accensione;
- riporre separatamente gli
indumenti da lavoro e lavarli a parte;
- in caso di incendio evitare di
respirare i prodotti di combustione;
- evitare di respirare i
vapori/aerosol durante l’utilizzo;
- non disperdere nell’ambiente,
in fognature e in corpi idrici e smaltire come rifiuti pericolosi”.
Prodotti per murature, pavimenti, metalli e legno
Sono prodotti impiegati
principalmente “per il trattamento di murature, legno, metalli e pavimenti
(antimuffa, antiruggine, antialghe, detergenti, svernicianti, disincrostanti,
impermeabilizzanti, stabilizzanti, intonaci, materiali per strati di fondo e
per giunti, induritori, spiananti, turapori, antipolvere, colle, solventi,
primer, vernici, smalti, resine ed adesivi)”.
Possono contenere sostanze
pericolose per la salute (es. nocive, irritanti, tossiche) e la sicurezza del
lavoratore (es. infiammabili, corrosive) e, ad esempio, possono “causare
cefalea, vertigini, sensibilizzazione cutanea e respiratoria, ecc”.
Queste le
misure di prevenzione e protezione:
- “non nebulizzare ma preferire
l’applicazione con pennello;
- in caso di travaso riportare
sul contenitore l'etichettatura e rendere disponibile la scheda
di sicurezza;
- se il prodotto viene manipolato
e/o stoccato in luogo chiuso aerare adeguatamente i locali o ricorrere ad
aspirazione localizzata;
- riporre separatamente gli
indumenti da lavoro e lavarli a parte;
- non tenere stracci sporchi
nelle tasche;
- conservare il recipiente chiuso
e tenere fuori dalla portata dei bambini e lontano da alimenti, bevande e
mangimi;
- se la scheda di sicurezza
definisce il prodotto infiammabile, non fumare e tenere lontano da fiamme e
scintille;
- in caso di incendio usare i
mezzi previsti dalla scheda di sicurezza;
- evitare il contatto con pelle
ed occhi;
- non ingerire e non inalare
polveri, gas, fumi, vapori e aerosol;
- non disperdere nell'ambiente,
in fognature e in corpi idrici e smaltire seguendo le indicazioni della scheda
di sicurezza”.
Ricordiamo per concludere che il
documento Inail, che vi invitiamo a leggere integralmente, riporta per ogni
agente chimico i DPI necessari alla protezione dal rischio chimico.
Inail - Settore Ricerca,
Certificazione e Verifica - Dipartimento Processi Organizzativi, “ Il rischio chimico nel settore edile. Se lo conosci... lo
eviti...”, autori: Domenica Di Matteo, Mauro Pellicci, Sara Stabile con la
collaborazione di Paolo Di Francesco, ottobre 2013 (formato PDF, 2.95 MB).
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rischio chimico nel settore edile”.
RTM
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