"Revisione Norme UNI TS 11300 parte 1 e 2, e UNI/TR 11552: attenzione ai software commerciali"
fonte www.lavoripubblici.it / Risparmio energetico
Le nuove norme sono entrate in vigore il 2 ottobre con buona pace dei produttori di software commerciali e dei certificatori energetici che si sono ritrovati in un limbo normativo che l'immergerà nella solita incertezza applicativa (una delle cause del fallimento del Sistema Italia). L' Ing. Stefano Cascio, autore per la casa editrice GRAFILL di diverse pubblicazioni in campo energetico e strutturale, ha riassunto per noi le principali modifiche apportate alle UNI TS 11300:
- Ponti termici e ψe: i ponti termici si valutano solo attraverso i coefficienti lineici ψe. È cancellato l'utilizzo della maggiorazione % semplificata e l'utilizzo dell'abaco della norma UNI EN 14683. Le valutazioni dei coefficienti lineici devono essere fatte con calcolo agli elementi finiti o con atlanti dei ponti termici realizzati in accordo con la UNI EN ISO 14683. È possibile utilizzare metodi di calcolo manuale per edifici esistenti.
- Trasmittanza termica U: le caratteristiche dei materiali ed in particolare la conducibilità termica λ, devono essere opportunamente corretti per tener conto delle condizioni in cui si opera in accordo con la norma UNI EN ISO 10456. Per gli edifici esistenti è inoltre disponibile il rapporto tecnico UNI/TR 11552, anch'esso pubblicato il 2 ottobre 2014, che riporta un abaco di strutture opache verticali e orizzontali, con proprietà termo fisiche indicative.
- Perdite per ventilazione: nella versione precedente la ventilazione era trattata in due pagine. Ora sono 10 con due appendici dedicate. La valutazione diventa molto più raffinata e vengono considerati in maniera più idonea gli impianti che gestiscono la ventilazione all'interno degli edifici.
- Guadagni solari: viene introdotta la modifica già presente nella procedura di calcolo della Regione Lombardia che valuta un solo fattore di riduzione per ombreggiatura esterno (il peggiorativo) tra l'aggetto verticale e orizzontale. Inoltre viene implementata la caratterizzazione della trasmittanza di energia solare totale attraverso la parte vetrata (il fattore g) con una migliore definizione dei fattori di esposizione.
Sono presenti altre modifiche come ad esempio la trattazione dei locali non riscaldati, la sottrazione di energia con l'extraflusso, la valutazione degli apporti interni latenti e la valutazione degli apporti solari sulle superfici opache.
Facendo un giro delle principali softwarehouses, abbiamo rilevato che ad oggi gli unici software aggiornati risultano essere:
- il TERMOLOG EpiX 5 della Logical Soft;
- il Termus CE della ACCA software.
In riferimento al Termolog Epix 5 (che ritengo personalmente il TOP dei software sulla certificazione energetica), ho chiesto all' Ing. Luca Galuzzi di spiegarci le novità della nuova versione, che riporto di seguito.
TERMOLOG EpiX 5 è pienamente conformealle nuove richieste normative e diventa ancora più potente.
Nel calcolo è possibile ora considerare diversi circuiti di riscaldamento (o raffrescamento) ad acqua, ad aria o diretti composti da più terminali: ad esempio è semplice valutare con TERMOLOG zone riscaldate da pannelli radianti e radiatori, con un circuito ad aria primariacollegato ad un' unità di trattamento aria, oppure sistemi di riscaldamento integrati aria ed acqua o ancora edifici con impianto centralizzato di riscaldamento ma con produzione di acqua calda sanitaria autonoma per ogni unità immobiliare.
Nel pieno rispetto delle richieste normative TERMOLOG EpiX 5 permette quindi di considerare ancora più configurazioni impiantistiche con la semplicità d'uso e di interfaccia che da sempre lo contraddistinguono.
Queste le principali novità normative introdotte dalla nuova UNI TS 11300:2014.
Durata delle stagioni di riscaldamento e raffrescamento: il periodo nel quale è necessario l'apporto di un impianto di climatizzazione non è fisso ma è determinato per ogni zona termica in base al rapporto tra apporti e dispersioni. Ciascuna zona climatizzata dell'edificio sarà caratterizzata da un giorno di inizio ed un giorno di fine dei periodi di raffrescamento e riscaldamento. Quest'ultimo può essere inferiore alla stagione convenzionale assegnata in funzione della zona climatica.
Valutazione della ventilazione effettiva e di riferimento:
le procedure di valutazione degli scambi termici per ventilazione
contemplano un numero molto più ampio di casistiche soprattutto per
edifici non residenziali. Ogni ambiente che costituisce la zona
climatizzata può ricambiare aria naturalmente dall'esterno, può ricevere
aria di rinnovo da ambienti non climatizzati o serre solari adiacenti,
essere servito da un impianto di ventilazione meccanica con controllo
sulla temperatura o da un impianto di climatizzazione con recupero di
calore. Nel calcolo della prestazione termica del fabbricato si fa
convenzionalmente riferimento alla ventilazione naturale,
indipendentemente dalla presenza di una ventilazione meccanica, mentre
nel calcolo della prestazione energetica dell'edificio si considera
l'effettiva portata di ventilazione ricambiata dall'impianto.
Calcolo delle irradiazioni per qualunque orientamento ed esposizione:
la valutazione dell'irradiazione solare sulle superfici è eseguita per
ogni elemento disperdente dell'edificio in base all'inclinazione della
superficie e dell'azimut solare, in conformità alla UNI TR 11328 e alla
bozza della prossima UNI 10349-1 che conterrà i nuovi dati climatici
medi mensili. Con questa nuova versione di TERMOLOG è possibile indicare
l'azimut solare in gradi e l'inclinazione delle superfici rispetto
all'orizzontale, sia con input grafico che tabellare.
Fabbisogno di energia termica per umidificazione e deumidificazione:
per ogni zona termica dell'edificio servita da un impianto di
umidificazione o deumidificazione si determina l'entalpia di vapore
d'acqua introdotta in ambiente dagli scambi d'aria con l'ambiente
circostante, dalle persone e dai processi in genere. In TERMOLOG è
possibile specificare per destinazioni d'uso non residenziali, le
sorgenti presenti nell'ambiente così da calcolare in dettaglio gli
apporti interni latenti.
Temperatura degli edifici confinanti climatizzati: la
temperatura delle unità riscaldate confinanti viene resa dipendente
dalla destinazione d'uso di questi ambienti o posta fissa pari a 20°C
per la climatizzazione invernale e 26°C per la climatizzazione estiva
nel caso in cui la destinazione d'uso non sia nota.
Valutazione della temperatura apparente del cielo: il
coefficiente di scambio termico esterno per irraggiamento con il quale
si valuta l'extraflusso termico è calcolato in base alla differenza tra
la temperatura esterna e la temperatura apparente del cielo, in
conformità con la UNI 13790:2008.
Calcolo dell'ombreggiamento in presenza di più aggetti verticali: nel
caso di compresenza di più aggetti verticali sui lati sinistro e destro
dell'elemento disperdente, è possibile valutare un fattore di riduzione
complessivo che consideri entrambi gli angoli di ombreggiamento.
TERMOLOG permette di ricavare automaticamente ostacoli e ombreggiamenti
singoli o multipli dalla rappresentazione grafica dell'edificio o di
inserire numericamente gli angoli di ombreggiamento su ogni singola
dispersione.
Metodo di calcolo analitico per i ponti termici: la
revisione della norma UNI TS 11300-1 prevede anche una modifica
sostanziale nella valutazione e nell'utilizzo dei ponti termici.
Non sono più accettati i seguenti metodi di calcolo:
A. Calcolo della dispersione con metodo forfettario utilizzando percentuali tabellate (solo per la certificazione energetica)
B. Calcolo analitico dei ponti termici attingendo all'abaco
dell'appendice A della UNI 14683. In questo caso i ponti termici hanno
geometria fissata (sia per la certificazione energetica che per il
progetto di nuovi edifici)
Ora sono accettati esclusivamente i seguenti metodi di calcolo:
C. Calcolo analitico dei ponti termici attingendo ad abachi
certificati, tra cui l'abaco di Regione Lombardia. In questo caso i
ponti termici hanno geometria variabile parametrica (sia per la
certificazione energetica che per il progetto di nuovi edifici)
D. Calcolo analitico dei ponti termici e valutazione della
trasmittanza lineica mediante metodo ad elementi finiti (sia per la
certificazione energetica che per il progetto di nuovi edifici)
I moduli PROGETTISTA e CERTIFICATORE di TERMOLOG EpiX 5 comprendono
ora un set minimo di tipologie di ponte termico calcolate con il metodo
C. Il
Modulo PONTI TERMICI aggiunge un'ampia gamma di
tipologie di ponte termico e permette una valutazione della trasmittanza
lineica per ogni tipo di struttura.
Calcolo del fabbisogno energetico per illuminazione degli ambienti: per
le unità immobiliari di edifici non residenziali è richiesto
dall'appendice D della normativa UNI TS 11300:2014 il calcolo del
fabbisogno di energia elettrica che risulta strutturato in diversi
contributi: il fabbisogno di illuminazione artificiale degli ambienti
interni, il fabbisogno parassita dato dai meccanismi di controllo e il
fabbisogno di illuminazione degli ambienti esterni, richiesto nel solo
caso di metodo di calcolo A3 (diagnosi energetica).
Calcolo delle perdite di distribuzione in circuiti ad aria: la
nuova norma UNI TS 11300-2:2014 prevede la valutazione analitica delle
perdite di distribuzione per circuiti con fluido termovettore ARIA. Le
perdite sono valutate sempre in modo analitico, considerando quindi
portate e temperature all'ingresso e in uscita di ogni condotta.
TERMOLOG permette di schematizzare le condotte aria in estrazione o in
immissione dagli ambienti e di connettere il circuito al generatore o
all'unità di trattamento aria presente.
Calcolo del carico aggiuntivo per presenza di unità di trattamento aria: nel
caso di circuiti aria con presenza di unità di trattamento è necessario
considerare il carico aggiuntivo elettrico o termico, necessario
all'edificio per i trattamenti d'aria previsti dall'unità ad esempio
pre-riscaldamento o umidificazione degli ambienti. TERMOLOG è in grado
di valutare il fabbisogno di energia richiesto alle batterie della
macchina di trattamento, l'aumento di temperatura per effetto del
recuperatore di calore ed il carico elettrico dovuto all'eventuale
presenza di ventilatori di mandata e di ripresa.
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