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"Vaccini al via da metà ottobre"

fonte il Sole 24 ore, B.Gobbi / Salute

12/09/2009 - Prima gli operatori necessari a garantire la continuità assistenziale e lavorativa Poi le donne al secondo e terzo trimestre i gravidanza. In terza battuta, le persone a rischio, tra i sei mesi e i 65 anni. Infine, gli individui sani, tra 18 e 27 anni Scatterà dal 15 ottobre, per fasce di priorità, la vaccinazione contro l'influenza suina. A dettare la strategia, l'ordinanza firmata ieri dal. viceministro alla Salute Ferruccio Fazio che elenca il "chi" e il "quando" della profilassi. Il "come", cioè l'organizzazione dei servizi sul territorio, deve ancora attendere: sarà oggetto di ulteriori riunioni con medici e regioni, in calendario fin dalla prossima settimana. A partire dalla effettiva disponibilità del vaccino, che sarà distribuito alle regioni sulla base della popolazione residente tra metà ottobre e il 15 novembre, si punta dunque a "coprire", come annunciato già nelle scorse settimane, il 40% degli italiani. Per un totale di 24 milioni di persone. L'adesione alla campagna vaccinale, del tutto gratuita per i cittadini, è volontaria e solo in base alla disponibilità di dosi potranno essere inserite nel programma anche altre categorie di soggetti. La priorità andrà in ogni caso - si legge nel comunicato sull'ordinanza, il cui testo deve peraltro essere ancora divulgato - a «personale sanitario e sociosanitario; alle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; al personale di amministrazioni, enti e società che assicurino i servizi pubblici essenziali; ai donatori di sangue periodici». Lungo 1'elenco dei malati per cui il virus potrebbe rivelarsi particolarmente aggressivo. Tra questi, i pazienti con malattie respiratorie, sindromi immunitarie, malattie infiammatorie croniche, diabete, neoplasie e obesità. Resta da chiarire l'orientamento del ministero nei confronti delle donne al primo trimestre di gravidanza e dei giovanissimi, sani, tra i 6 mesi e i 17 anni: il parere chiesto dal Welfare al Consiglio superiore di sanità in merito atteso nei prossimi giorni, insieme al responso sull'opportunità di procedere alla covaccinazione contro il virus stagionale e contro l'H1Nl. Nel frattempo, è confermato per il 1° ottobre l'avvio della campagna contro l'influenza tradizionale. La nuova ordinanza era molto attesa dalle regioni: le indicazioni precise sui cittadini da immunizzare sono un passaggio fondamentale per organizzare i servizi. E la strategia vaccinale nel suo complesso sarà di nuovo al centro di un incontro politico tra Fazio e gli assessori, fissato per mercoledì prossimo. Ma il tavolo dovrà sciogliere anche altri nodi. A partire dalle risorse: i tecnici delle regioni stimano infatti che la pandemia potrebbe costare il doppio, rispetto ai 4 milioni stanziati dal governo per l'acquisto dei vaccini. Otto milioni in tutto, dunque, inclusivi delle spese per la gestione dell'assistenza, per le campagne vaccinali e degli eventuali accordi per arruolare medici e pediatri di base. Sul fronte anti-pandemico, intanto, il mondo cerca ancora una linea comune. E proprio ieri, al termine di una riunione a Bruxelles tra i Paesi del G7 e il Messico, dal commissario Ve alla Salute Androulla Vassilou è arrivato l'appello a «trovare rapidamente nuovi vaccini e proteggere i gruppi più a rìschio».

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