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"Una guida ai diritti dei lavoratori "

fonte Italia Oggi / Sicurezza

18/01/2010 - Il ministro del welfare, Maurizìo Sacconi, l`ha annunciata: finalmente questa primavera partirà la riforma degli ammortizzatori sociali e,dì seguito o contestualmente, il varo dello Statuto. dei lavori. Sui temi dei diritti di lavoro la discussione si è solo apparentementeplacata: non solo alcuni di essi vengono costantemente disattesi, ma il rischio è quello di costituire un dualismo del mercato del lavoro di tipo asimmetrico, con una divisione tra insider e outsider, tra lavoratori di serie A e di serie B. In attesa di una ormai improrogabile riforma, vale la pena fare il punto delle diverse tipologie di diritti oggi esistenti, rammentando che sino ad oggi molti dei diritti previsti non sono esìgibìli da tutti e alcuni di essi, ìn particolare, dipendono. dalla formula contrattuale di cui si è titolari. Lo facciamo seguendo la traccia della Guida dei lavoratori 2010, appena pubblicata dalle Edizioni Lavoro di Roma (340 pagine, 11 €). Servizi all`impiego e incentini all`occupazione. A disposizione di chì cerca un lavoro vi sono oggi molti: strumenti e canali, non sempre del tutto conoscìuti, che rappresentano un sistema, fatto di Agenzie del lavoro private e autorizzate e Centri per l`impiego pubblici. Si tratta di una rete di sportelli disseminati sul territorio nazíonale, fatta dì 2.500 vetrine e circa 500 centri pubblici. Questi sportelli offrono informazioni, gestiscono l`intermediazione e favoriscono l`incontro tra domanda e offerta di lavoro. Assunzione e inquadramento. Secondo alcuni in Italia vi sono troppi modi per essere assuntì, all`incirca 47, anche se quelli più usati sono una rosa più ridotta. l`assunzione segue precise disposizioni di legge, deve essere formalizzata per iscritto attraverso una lettera che contiene mansioni, qualifica, stipendio, sede di lavoro e tipo dì contratto applicato. La formula standard e più diffusa resta quella del contratto a, tempo indeterminato, ma molto usate sono anche le formule del contratto a termine (a tempo determinato), della somministrazíone (a tempo determinato ma anche indeterminato), delle collaborazioni e del contratto a progetto. Lo spartiacque dei contratti è quello del lavoro dipendente, che richiede certi contratti, e del lavoro autonomo, che ne richiede altri. La busta paga. Un altro documento fondamentale è rappresentato dalla busta paga, che deve rispondere a requisiti di legge. timbro e dati dell`azienda, qualifica, voci singolarmente dìstínte, trattenute previdenziali e fiscali e così via. Il foglio paga va conservato per un certo numero di anni, per dimostrare la presenza di versamenti contributivi. L`orario di lavoro. L`orario di lavoro è stabilito dalla legge e dai contratti di lavoro :e deve rispondere anche alle ragioni produttive, tecniche e organìzzative. Esso prevede i limiti giornalieri; lo straordinario, i riposi settimanalì, il diritto alle ferie; i permessi e le altre forme particolari di orario. La tutela della salute. Le principali leggi sulla tutela della salute sono inserite nel dlgs 81/08, cioè il Testo unico sulla sicurezza del lavoro, che regola l`architrave e le disposizioní vigenti. Il Testo unico viene integrato dalle normative contrattuali e regola anche gli interventi di enti esterni come l`AsI e l`Inail. Nella tutela della salute va anche tenuta in conto la protezione del lavoro delle donne e la tutela della maternità, compresa. la legge 53 del 2000 sui congedi parentali. I licenziamenti collettivi e individuali. Purtroppo, la eri sì economica fa balzare all`attenzione la questione dei licenziamenti collettivi, preceduti dalla cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, e dalla dichiarazione di stato di crisi. I licenziamenti collettivi vengono ìn parte attutiti dagli ammortizzatori sociali, sui quali questa primavera verranno presi, a detta del ministro del lavoro, provvedimenti organici. 1 licenziamenti individuali, invece, seguono procedure particolari, che vedono diversi trattamenti a seconda delle dimensioni dell`impresa (sopra o sotto i 15 dipendenti). Il diritto alla pensione. Infine, la carriera di lavoro termina. con il trattamento di fine.rapporto (tfr)e la pensione. Quest`ultimo istituto ha subito variazioni nel sistema di calcolo e si suddivide in metodo retributivo e contributivo. Per chi ha iniziato a lavorare dal 1 gennaio 1996 vale solo quest`ultimo sistema; che presenta valori di pensione più ridotti rispetto al metodo di calcolo del passato.

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