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"Pause e nutrizione: consigli per i lavoratori nei turni notturni"
fonte PuntoSicuro / Sicurezza sul lavoro
03/10/2011 - PuntoSicuro ha mostrato più volte come all’origine delle distrazioni,
che possono causare incidenti di lavoro, ci siano spesso la stanchezza,
l’affaticamento, un alto grado di stress
lavoro correlato, eventuali difficoltà personali, disturbi
del sonno o turni di lavoro non adeguati.
Ci
soffermiamo oggi in particolare sulle
problematiche
del lavoro a turni presentando alcuni documenti, non recenti ma ancora
attuali, che potranno risultare utili ai nostri lettori.
Il
primo in realtà lo citiamo solamente.
Si
tratta di un documento - già presentato
da PuntoSicuro e dal titolo “ Lavoro
a turni e notturno: strategie e consigli per la salute e sicurezza. Una guida
per i datori di lavoro, le lavoratrici e i lavoratori” - curato dal gruppo
“Donne-Salute-Lavoro Cgil-Cisl-Uil Milano” in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano.
Un
documento che sottolinea che se una volta solo in alcuni settori lavorativi si
lavorava anche di notte, oggi un crescente numero di lavoratori viene impiegato
nei turni notturni in numerose attività (industrie, supermercati, ristoranti,
bar, locali pubblici, call center, …).
Nel
documento si trovano ad esempio le strategie per dormire bene e per aumentare
la vigilanza nei luoghi di lavoro.
Il
secondo documento che presentiamo è invece curato dalla Segreteria di Stato
dell’economia SECO, centro di competenza della Confederazione Svizzera per
tutte le questioni di politica economica. Una guida creata in primo luogo per i
lavoratori impegnati nella costruzione di gallerie, ma valida per tutte le
attività con un'organizzazione a turni.
La
guida, dal titolo “
Lavoro
notturno e lavoro a turni - Pause e nutrizione: consigli per i lavoratori”,
sottolinea come il lavoro a turni si ripercuota spesso sull'alimentazione dei
lavoratori e possa provocare problemi di salute.
Se
chi è impegnato nel lavoro
notturno o a turni si espone a rischi per la salute, le cui ripercussioni
si manifestano anche dopo alcuni anni, i lavoratori possono tuttavia ridurre
questo rischio modificando le loro
pause
ed
abitudini alimentari.
Infatti
“solo chi concede sufficienti pause al proprio corpo ed al proprio spirito, e
mangia e beve correttamente, lavora bene e mantiene la sua concentrazione; e
questo è indispensabile per evitare anche eventuali incidenti”.
Considerando
tre tipologie di turni - il “presto”, il “tardi” o la notte
- il documento, rivolgendosi direttamente ai lavoratori, offre alcuni
consigli generali:
-
“cerchi di consumare i pasti possibilmente sempre agli stessi orari. In questo
modo il Suo corpo assumerà un proprio ritmo. Potrà digerire i pasti più
facilmente e si sentirà molto meglio;
-
mangi ogni giorno tre pasti principali e due o tre spuntini. Così eviterà crisi
di fame, non giungerà affamato ai pasti principali, che così non risulteranno
troppo abbondanti, e non Le rimarranno sullo stomaco. Si risparmierà problemi
di stomaco e d'intestino;
-
dorma abbastanza. Si difenda contro ogni cosa che può disturbare il Suo sonno,
e non lo accorci mai per altri impegni, specialmente quando deve dormire
durante il giorno”.
Veniamo
ad alcune considerazioni relative al
turno
notturno, ad esempio tra le 22.00 e le 6.00.
La
guida ricorda che di notte lo stomaco digerisce il cibo più lentamente che di
giorno. Bisogna tenerne conto quando si mangia. “ Pasti
troppo ricchi provocano problemi di digestione e sonnolenza.
Sono specialmente i grassi che rimangono a lungo sullo stomaco. Uno spuntino
tra i pasti previene la diminuzione degli zuccheri nel sangue” e permette di
rimanere più attento e di lavorare meglio.
Questi
i
suggerimenti riguardo alla nutrizione
per il turno notturno:
-
colazione (alla fine del turno, verso
le 07:00): “faccia una colazione
leggera e cerchi di rilassarsi. Naturalmente più presto si corica, più
probabilmente dormirà abbastanza. Rinunci a caffè e tè nero altrimenti farà più
fatica ad addormentarsi. Inoltre queste bevande hanno un forte effetto
diuretico e quindi la durata e la qualità
del sonno saranno inferiori”;
-
pranzo (verso mezzogiorno): “se può
fare in modo di pranzare con i Suoi congiunti, o con i Suoi colleghi, Le consigliamo
di farsi svegliare e di alzarsi per questo. Un pasto equilibrato è composto per
metà da verdura e/o insalata, una parte media da carboidrati ed una piccola
parte da proteine”;
-
spuntino: “quando si alza il
pomeriggio faccia uno spuntino. Questo tuttavia non dovrebbe essere troppo
abbondante poiché tra le 19:00 e le 20:00 c'è la cena”;
-
cena (19.00–20.00): “ormai si sta
preparando per il Suo turno,
e forse ha l'impressione di dover mangiare un ‘vero’ pasto. Non dimentichi però
che il Suo organismo di notte funziona al lumicino: non sarebbe in grado di
digerire un pranzo troppo abbondante. La composizione della cena è come quella
del pranzo; le quantità sono tuttavia minori”;
-
pasto notturno (24.00–01.00): “forse
ha una sensazione di freddo, e prova un certo bisogno di riscaldarsi. A
quest'ora è normale. Adesso è il momento di fare una vera pausa. Si sieda e
mangi qualcosa di leggero e di caldo, possibilmente non da solo. Questo pasto è
particolarmente importante per il Suo lavoro ed il Suo benessere”. Sono
riportati diversi esempi di piatti adeguati a questo momento;
-
spuntino notturno (04.00–05.00): “ha
ancora bisogno di uno spuntino
per superare le ore di lavoro rimanenti. Dovrebbe concedersi ancora una piccola
pausa e mangiare qualcosa”. “Se ora beve caffè, tè, ice tea o coca cola, e non
limita le sigarette, farà fatica ad addormentarsi più tardi”.
Rimandando
i nostri lettori alla lettura integrale del documento, che mostra diversi menù
adatti ai vari orari e riporta suggerimenti per il turno
“
presto” (per es. tra le 6.00 e le
14.00) e “
tardi” (per esempio tra le
14.00 e le 22.00), riportiamo per concludere altri suggerimenti in merito al
fabbisogno di liquidi.
Intanto
non bisogna dimenticare di bere. “Ideali sono acqua minerale, tè di frutta o
alle erbe, oltre alle bevande light senza zucchero. A causa di condizioni di
lavoro particolari il fabbisogno di liquidi per il corpo può essere molto
elevato. È dunque molto importante bere regolarmente e a sufficienza”.
Di
notte è bene evitare “bevande fortemente zuccherate come coca cola, ice tea,
citro ecc. (la tolleranza degli zuccheri di notte è ridotta)”.
Naturalmente,
se ci si sente stanchi, un caffè o una tazza di tè possono forse aiutare a
“ritrovare una certa concentrazione”,
ma non “tra due e quattro ore prima di andare a letto”.
In
ogni caso non bisogna aspettare di avere sete prima di bere!
NB: Riguardo al
documento della
Segreteria di Stato dell’economia SECO
gli eventuali riferimenti legislativi contenuti e i dati relativi agli
incidenti riguardano la realtà svizzera. I suggerimenti indicati sono comunque
utili per tutti i lavoratori.
Segreteria
di Stato dell’economia SECO, “ Lavoro
notturno e lavoro a turni - Pause e nutrizione: consigli per i lavoratori”
(formato PDF, 459 kB).
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