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"Acque all'arsenico, una ricerca sull'esposizione dei lavoratori "

fonte www.insic.it / Salute

21/05/2013 - A seguito dell'allarme lanciato nei giorni scorsi circa il superamento dei livelli di arsenico nelle acque laziali, INAIL insieme all'Università di Roma La Sapienza ha realizzato uno studio sull'esposizione occupazionale e nella popolazione in generale ad arsenico inorganico.

i biomarcatori MicroRNA


L'INAIL spiega che si tratta di uno studio preliminare in vitro sul possibile impiego di alcuni microRNA come biomarcatori molecolari. Un biomarcatore è un indicatore di uno stato biologico, normale o patologico, di un particolare organismo, conferma Elena Sturchio, ricercatrice presso il Dipartimento installazioni di produzione e insediamenti antropici dell'INAIL: " I microRNA sono piccole molecole di RNA che fanno parte di una grande rete di geni regolatori. Poiché profili di espressione dei microRNA risultano alterati nei tumori umani, è stato evidenziato come tali profili possano avere un valore sia diagnostico che prognostico. In particolare, questo studio ha mostrato un aumento dell'espressione di tre microRNA in risposta al trattamento con arsenico inorganico di cellule Jurkat. Questo avvalora l'importanza di proseguire l'indagine mirata al possibile impiego di selezionati microRNA come biomarcatori nell'esposizione ambientale e occupazionale ad arsenico inorganico".

Effetti del Mercurio sulla salute


Gli effetti più comuni dall'esposizione a mercurio sulla salute sono lesioni cutanee, cancro della pelle, danni al sistema nervoso, diabete e malattie cardiovascolari ."L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro - aggiunge Sturchio - basandosi sulle evidenze nell'uomo ha classificato l'arsenico inorganico come cancerogeno di gruppo I.Il meccanismo di cancerogenesi indotto da questa sostanza non è noto, ma vi sono evidenze che l'esposizione può generare radicali liberi e altre specie reattive nei sistemi biologici".

Per approfondire


In allegato un articolo di approfondimento pubblicato sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul lavoro sull'arsenico nelle acque (Messineo et alt., Marzo 2011), che ricostruisce da un lato lo stato della contaminazione e il mancato rispetto dei limiti europei ed il sistema di deroghe ormai decaduto, e dall'altro gli effetti della sostanza sul metabolismo umano. L'articolo offre anche alcune soluzioni per la rimozione dell'arsenico nei volumi d'acqua da trattare, con riferimento agli studi realizzati dai ricercatori ENEA al centro della Casaccia (Lazio).

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