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"Eolico, il 2013 è un anno nero: 450MW installati e -65% rispetto al 2012"

fonte www.lavoripubblici.it / Risparmio energetico

28/01/2014 - Il 2013 è stato un anno nero per l'eolico in Italia. A rilevarlo sono Coordinamento FREE, ANEV e assoRinnovabili che hanno reso noto il rapporto 2013 sull'energia eolica installata in Italia.

Nel 2013 la nuova potenza installata è stata di 450 MW, ovvero oltre il 65% in meno rispetto al 2012. Il 2013 si chiude, infatti, con un totale installato di 8.551 MW con un incremento complessivo inferiore ai 450 MW, contro i 1.272,8 MW installati nel 2012.

Il rapporto ha, comunque, evidenziato una certa tendenza positiva del minieolico che ha raggiunto i 20 MW complessivi di potenza installata.

Le tre associazioni di settore avevano preannunciato il risultato sul finire del 2012, anno in cui l'incremento di potenza eolica allacciata è stato per il terzo anno consecutivo superiore ai 1.000 MW, ma si avvertiva già il rallentamento che il comparto avrebbe subito a causa dei nuovi meccanismi di incentivazione posti con il sistema delle aste e dei registri.

Secondo le tre associazioni di settore, il dato conferma in maniera non più discutibile l'inadeguatezza dei sistemi vigenti e la necessità di un tempestivo intervento del Governo per evitare che il settore eolico possa subire un ulteriore colpo.

Il settore eolico ha dimostrato in questi anni di avere enormi potenzialità - diventando anche un esportatore di tecnologia - e determinando crescita economica, occupazionale (creando un'industria solida, con oltre 30.000 addetti) oltre ad apportare significativi benefici ambientali.

"Il Governo - recita il comunicato congiunto delle associazioni di settore - prenda atto sin da subito che le norme approvate negli scorsi anni stanno comportando un blocco del settore e che hanno già avuto come effetto la riduzione della forza lavoro di oltre 10.000 occupati, oltre ad aver portato al fallimento numerose aziende".

"Ci aspettiamo - termina il comunicato - che l'esecutivo intervenga quanto prima con politiche mirate che spostino gli incentivi dalla bolletta a meccanismi fiscali, definendo, inoltre, il quadro regolatorio post 2015 per consentire la sopravvivenza di un settore strategico per la green economy. Si tenga conto, inoltre, delle decisioni che verranno a breve prese in seno all'UE nel definire i target di riduzione della CO2 e di incremento delle FER al 2030, prevedendo fin d'ora la definizione di un quadro normativo stabile e certo per attrarre gli investimenti necessari a sfruttare il know how che l'Italia ha nell'eolico e che deve valorizzare in chiave europea".


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