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"Imparare dagli errori: quando non si mette il carico in sicurezza"
fonte www.puntosicuro.it / INFORTUNI
06/06/2016 - Molti degli incidenti raccolti dal sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi e correlati all’uso di veicoli pesanti riguardano le problematiche connesse con lo
scarico e carico delle merci. E “ Imparare dagli errori”,
la rubrica di PuntoSicuro dedicata al racconto e all’analisi degli
infortuni lavorativi, si è soffermata più volte sui rischi correlati al
carico, scarico e trasporto delle merci.
Oggi si soffermiamo ancora su questo tema ma con riferimento ad una
scheda di un infortunio – dal titolo “
Schiacciato da una lastra di marmo” - pubblicata sul sito di Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, e correlata alla campagna elvetica “ Visione 250 vite”. La scheda racconta di un infortunio mortale avvenuto durante lo
scarico di alcune lastre di marmo: un lavoratore perde la vita perché schiacciato da una lastra pesante 3 tonnellate.
Il caso
Due autotrasportatori stanno
trasportando con un semirimorchio alcune “lastre di marmo a una ditta che
lavora materiali lapidei. Parcheggiano il veicolo davanti alla ditta, salgono
sul pianale di carico e allentano le catene con le quali sono fissate le lastre
sulla rastrelliera”.
Per prima cosa “scaricano le
lastre a sinistra della rastrelliera e per scaricare le altre devono girare il
semirimorchio. Il primo autotrasportatore sale sul pianale di carico.
Durante la manovra il camion si
sposta dalla piazzola antistante alla strada e sale su un marciapiede in forte
pendenza. La ruota posteriore destra si abbassa di 25 cm e questo fa rovesciare
il carico”. L’autotrasportatore sul pianale di carico non ha via di scampo e
rimane schiacciato da una lastra di marmo di tre tonnellate.
Perché l’incidente è avvenuto?
La scheda di Suva indica che:
1. “le catene che tenevano ferme
le lastre non sono state tese nuovamente prima della manovra. Il carico non è
stato messo in sicurezza prima di girare il semirimorchio. In questa situazione
tutte le persone coinvolte avrebbero dovuto dire subito STOP” e fermare i
lavori;

2. contro ogni regola l’autotrasportatore
“sale sul pianale di carico (zona pericolosa)”;
3. “prima della manovra l’autista
non verifica se le lastre sono in condizioni di sicurezza”.

Dunque, riepilogando, questi sono
i principali
fattori causali
dell’infortunio:
- “il carico non è in condizioni
di sicurezza durante la manovra del
camion;
- un autotrasportatore sale sul
pianale di carico e si trova nella zona di pericolo”.
Prevenzione
Per favorire la prevenzione degli
infortuni correlati all’attività degli autotrasportatori, con particolare
riferimento al carico e scarico della merce, la scheda propone degli
approfondimenti tratti dal documento “
Sette regole vitali per gli
autotrasportatori”.
Ricordiamo brevemente le
regole:
1. Rispettare le regole della
circolazione e le pause
2. Bloccare le ruote del veicolo
3. Aggancio e sgancio in
sicurezza
4. Fissaggio corretto del carico
(regola rilevante per il caso in questione)
5. Proteggersi dalle cadute
dall’alto
6. Uso corretto delle
attrezzature
7. Utilizzare i dispositivi di
protezione.
Riguardo alla
quarta regola, la regola rilevante in
questo caso, riprendiamo brevemente alcuni suggerimenti, come contenuti nel documento “
Sette
regole vitali per gli autotrasportatori. Vademecum
”.
Quarta regola -
Mettiamo
sempre in sicurezza il carico in modo che non possa cadere, ribaltarsi o
scivolare:
- “Lavoratore: metto in sicurezza
il carico durante le fasi
di carico, trasporto e scarico;
- Superiore: stabilisco regole
chiare su come il carico deve essere messo in sicurezza durante le fasi di
carico, trasporto e scarico. Fornisco le attrezzature di lavoro necessarie”.
La scheda indica che se la merce
non è messa in sicurezza, “c’è il rischio che l’intero carico o parti di esso
possano spostarsi improvvisamente.
Il
pericolo è che qualcuno venga travolto o seppellito dalla merce”. Ma i
lavoratori “hanno conoscenze sufficienti sulla messa in sicurezza del carico”?
E si dispone di materiale “sufficiente e integro per la messa in sicurezza del
carico”?
Si sottolinea che bisogna
prestare la “massima attenzione al controllo e alla manutenzione degli
accessori di aggancio e degli altri ausili. Garantirne la manutenzione
stabilendo un apposito piano”.
Oltre al controllo dell’integrità
delle attrezzature di lavoro è poi necessario operare da una
postazione sicura.
Infatti “durante le operazioni
di carico e scarico delle merci bisogna sempre scegliere una postazione
sicura”. E durante i lavori in quota “i dipendenti devono essere equipaggiati
contro le cadute dall’alto. I dipendenti non devono essere colpiti dalla
caduta, dal ribaltamento o dallo spostamento accidentale dei carichi”.
Riportiamo infine alcune
indicazioni relative ai
dispositivi di
protezione individuale:
- “l’uso dei guanti è
obbligatorio durante le operazioni di carico e scarico, durante l’imbracatura
dei carichi e il fissaggio e l’allentamento dei dispositivi di sicurezza del
carico;
- se per le attività di carico e
scarico si impiega una gru, bisogna anche indossare il casco di
protezione;
- se si prevede la presenza di
altri veicoli, bisogna indossare gli indumenti ad alta visibilità (minimo un
gilet)”.
N.B.: Gli eventuali
riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà
svizzera, i suggerimenti indicati possono comunque essere utili per tutti i
lavoratori.
Suva, “ Schiacciato da una lastra
di marmo”, dinamica di un incidente correlata alla campagna elvetica “Visione
250 vite” (formato PDF, 855 kB).
Suva, “ Sette regole vitali per gli autotrasportatori. Vademecum”,
aprile 2014 (formato PDF, 1.42 MB).
Tiziano Menduto
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