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"Anche le villette a schiera nel nuovo piano per la casa "

fonte La Repubblica, P. Coppola / Edilizia

02/04/2009 -
Alla fine c'è il piano famiglia . E' scritto nell'accordo siglato dopo un braccio di ferro tra governo e Regioni, arriva ad alcune settimane di distanza dalla promessa del premier di un piano straordinario per rilanciare l'edilizia e riguarda solo le villette. E un progetto ridimensionato rispetto alle intenzioni che, nel rispetto delle autonomie locali, dovrà aiutare il settore, quello ratificato dalla Conferenza Unificata e varato dal Consiglio dei ministri. Ci sarà un decreto light , entro dieci giorni, con la semplificazione delle norme di competenza dello Stato, concordato coi governatori. Le Regioni si impegnano ad approvare entro tre mesi norme per aumentare le cubature delle villette uni e  bifamiliari e di quelle a schiera del 20% e demolire e ricostruire gli edifici residenziali con un ampliamento de1 35%, se si usano tecniche di bioedilizia, e possono escludere per questi interventi a tempo aree di pregio ambientale o paesaggistico. Ecco il piano, che se non sarà quella rivoluzione annunciata potrebbe - dice Berlusconi - se solo il 10% dei proprietari decidesse di intervenire far girare tra i 60 e i 70 miliardi. Dopo lo stop dei governatori alla prima bozza di decreto, il premier è comunque soddisfatto, invita i proprietari a «chiamare già i progettisti e commissionargli il lavoro», e rilancia: il piano famiglia è l'antipasto, arriverà «il vero grande piano casa» per «dare un'abitazione a chi non ce l'ha».Un altro intervento per aiutare il settore delle costruzioni e la ripresa economica, anche se dal presidente della Repubblica arriva un monito: «C'è una crisi economica e occupazionale che sollecita iniziative volte a favorire una ripresa comunque della attività produttiva e dell'occupazione, ma in quel comunque - sottolinea Napolitano - si celano molte insidie non trascurabili per la salvaguardia del nostro patrimonio culturale artistico e paesaggistico».
Gli interventi:
Sono consentiti aumenti volumetrici del 20% per le abitazioni mono e bilamiliari
Il limite massimo dell'ampliamento è 200 metri cubi
L'aumento potrà essere del 35% in caso di demolizioni e ricostruzioni, ma solo se si usano tecniche di bio-edulizia
Gli immobili interessati devono avere una volumetria massima di 1.000 metri cubi
 
 

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