03/04/2009 - Seppure di fronte al m u r o di reticenza innalzato d a q u a l c u n o . Dalla Lidl in particolare che, "accusata", si difende negando l'evidenza. Le risposte sono, invece, arrivate del ministero della Salute cui spettava secondo quanto stabilito dalla Commissione europea, il compito di monitorare la qualità dei prodotti in commercio in Italia Se, come ha assicurato al Salvagente Silvio Borrello, direttore generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione del ministero, è stato fatto tutto il necessario, rimane il sospetto che qualcosa nella macchina dei controlli europea non abbia funzionato e che forse ci sia qualche falla Intanto, comunque, "appena ricevuta la notizia dal Salvagente abbiamo segnalato il fatto all'Unione europea che sta facendo gli accertamenti necessari", dice Borrello. "Solo quando il sistema di allerta comunitario avrà accettato e verificato la segnalazione italiana, sarà possibile obbligare l'azienda a ritirare dal commercio, ove non l'avesse già fatto, il prodotto e chiedere alle Asl la verifica della sua assenza sul mercato".

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