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"Anche ieri tre vittime"

fonte Avvenire / Sicurezza sul lavoro

31/05/2009 - Nonostante la giornata prefestiva e il lungo ponte del 2 giugno, anche ieri si sono contati tre morti sul lavoro. Un operaio di 35 anni, Giuseppe Santamaria, ha perso la vita a Larciano (Pistoia), all'interno di un'azienda che produce manici di scopa, la Grg. L’uomo, residente a Lamporecchio, sposato e padre di un bambino in tenera età, stava lavorando a un macchinario ed è stato trovato a terra privo di sensi. Inutili i soccorsi. Nel Teramano ha invece perso la vita un agricoltore di 42 anni, Gaetano Cori, di Controguerra. L'uomo si trovava vicino al suo trattore, un gommato da 90 cavalli, quando, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, apprestandosi a salirci, sarebbe stato investito dal mezzo. Secondo la ricostruzione fatta da alcuni testimoni, Cori avrebbe urtato accidentalmente il cambio, innestando la marcia di avvio: il trattore, balzando in avanti, lo avrebbe travolto, facendolo finire contro un paletto di cemento della vigna. La morte sarebbe sopraggiunta sul colpo per il gravissimo trauma cranico. Infine, è stato dichiarato clinicamente morto l'operaio tunisino di 43 anni rimasto gravemente ferito il 27 maggio scorso a Recanati (Macerata), dopo essere caduto in una cisterna per la raccolta dell'acqua mentre lavorava nel piazzale esterno dell'azienda I Guzzini Illuminazione. L'uomo, regolare in Italia e assunto da una ditta appaltatrice, era stato trasportato in ambulanza nell'ospedale regionale di Ancona, con un ematoma alla testa e numerose fratture. I sanitari avevano sperato di poterlo salvare, ma nelle ultime ore è sopravvenuta la dichiarazione di morte cerebrale. Ancora da chiarire le cause dell'incidente, sul quale sono aperte due inchieste.

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