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"Operai asfissiati:mistero sul gas"

fonte Il corriere della sera, D.Mart. / Sicurezza sul lavoro

30/05/2009 - CAGLIARI - Morti per asfissia acuta. Ma ancora non è stato identificato con certezza qual è il gas che ha ucciso gli operai Luigi Solinas, Daniele Melis e Bruno Muntoni inghiottiti martedÌ scorso da un serbatoio carico di veleni all'interno della raffineria Saras di Sarroch. L'autopsia effettuata sui corpi dei tre operai - i cui funerali si svolgeranno oggi pomeriggio a Villa San Pietro - darà una risposta completa ai quesiti posti dalla procura solo tra qualche settimana. E' fondamentale, infatti, stabilire se a uccidere è stato l'idrogeno solforato oppure l'azoto: nel primo caso, si dimostrerebbe che la raffineria committente non aveva bonificato la cisterna in vista dell'arrivo della ditta esterna della manutenzione (Comesa). Ma anche l'ambiente saturo di zolfo, poi, non escluderebbe responsabilità della Saras. Ora che i primi 4 di garanzia firmati dal procuratore Mauro Mura sono stati recapitati - al direttore della raffineria, a due dipendenti e al direttore della Comesa - sta emergendo la linea difensiva della società petrolifera di proprietà della famiglia Moratti: quegli operai non avrebbero dovuto stare lì, conferma l'avvocato Francesco Onnis che il direttore dell'impianto, Guido Grosso. E anche il capo squadra della ditta esterna, Giannino Melis, afferma che lui aveva dato l'ordine di non entrare in quel serbatoio: ma sta di fatto che qualcuno, come sottolineato in Procura, avrebbe dovuto fermare quegli operai. E solo ora si apprende che, a dicembre del 2008, proprio gli operai della Comesa erano stati premiati per avere raggiunto gli obiettivi stabiliti sul rispetto delle norme di sicurezza: un premio che oggi suona come una beffa per le famiglie degli operai morti. E sul rispetto delle regole in fabbrica, ieri tre deputati sardi del Pd - Giulio Calvisi, Caterina Pes e Amalia Schirru - hanno parlato davanti alla Saras: <<Preoccupano le annunciate modifiche del Testo unico sulla sicurezza». Cgil, Cisl e UiI- che hanno incontrato la Confindustria sarda - hanno proclamato altre due ore di sciopero a fine turno per oggi. Alla stessa ora dei funerali di Villa San Pietro.

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