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"Grave per il virus A costretta a partorire. Salvi i gemellini"

fonte Corriere della sera, M.D.B. / Salute

15/11/2009 - ROMA - Trent'anni, ottavo mese di gravidanza, influenzata Dopo aver partorito qualche giorno fa due gemellini prematuri, da ieri è ricoverata con prognosi riservata all'Ismett di Palermo, uno dei 14 centri italiani selezionati per trattare le complicanze polmonari legate al virus A H1N1. I bambini pesano 2,2 chili e 1,8 chili e stanno bene. Non è così per la mamma, in condizioni gravissime. Broncopolmonite bilaterale con più focolai e pleurite. Sembra però stia rispondendo bene al trattamento speciale, di ventilazione artificiale. Probabilmente era stata contagiata dal figlio, 5 anni, che aveva avuto febbre e tosse sette giorni prima che si ammalasse. Viene confermata dunque la caratteristica di questa pandemia, già individuata attraverso i dati raccolti nell'altro emisfero, dove è arrivata con qualche mese di anticipo, da aprile in poi. A rischiare di più le conseguenze severe, soprattutto polmonite virale primari a, cioè causata direttamente dall'A H1N1, sono oltre ai malati cronici le donne incinte, alle quali infatti il vaccino viene offerto in via prioritaria in tutti i Paesi, seguendo le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità. Sono 54 le vittime italiane della pandemia. «Tutti i pazienti, tranne tre, presentavano gravi patologie già esistenti », chiarisce l'ultimo bollettino del Ministero del Welfare. Circa 150 mila contagi, 329 ricoveri e 167 casi che hanno richiesto cure intensive con la metodica chiamata Ecmo. Lunedì verrà completata la distribuzione alle Regioni del vaccino, iniziata il 12 ottobre. È il quarto quantitativo che porterà a circa 3 milioni le dosi consegnate. Entro fine novembre saranno 5 milioni. I problemi creati dal moltiplicarsi delle infezioni sono più o meno gli stessi in Europa. Anche la Francia sta cercando di contrastare i pregiudizi e l'ostilità alla vaccinazione, piuttosto diffuse tra i camici bianchi. Da noi negli ultimi giorni varie associazioni (pediatri, medici generalisti, fede- razione degli Ordini) anno rivolto un appello alla categoria affinché aderisse alla campagna. A Parigi il presidente dell'Ordine dei medici francesi, Michel Legmann, ha affermato che «a prescindere dalle opinioni personali, è un dovere partecipare al piano di prevenzione. Siamo operatori della sanità pubblica».

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