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"Contratti pubblici, una nuova disciplina antimafia"

fonte redazione insic / Edilizia

06/09/2010 - È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 196 del 23/08/2010, la Legge 13/08/2010, n. 136, recante il "Piano straordinario contro le mafie". Il provvedimento contenente importanti norme di contrasto all'infiltrazione delle attività criminali nei contratti pubblici.Fra le novità segnaliamo innanzitutto la prossima istituzione , con decreto da emanare entro 6 mesi, a livello regionale, di una o più «Stazioni unica appaltante» (SUA), al fine di garantire trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione degli appalti pubblici di lavori e servizi e prevenire, in tal modo, le infiltrazioni di natura malavitosa. Quanto ai bandi, l’articolo 10 introduce il reato di “Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” che copre le ipotesi di violenza o minaccia, convincimenti con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti che intervengano durante le fasi di individuazione del contenuto del bando o di altro atto equipollente al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della P.A. Inoltre, per assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari tutti gli operatori economici coinvolti in appalti pubblici ed i soggetti destinatari di finanziamenti pubblici saranno obbligati ad utilizzare conti correnti bancari o postali dedicati.Norme specifiche riguardano poi la riconoscibilità degli addetti nei cantieri: oltre ai contenuti del tesserino andrà segnalato la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Nel caso di lavoratori autonomi (art. 21, comma 1, lettera c), del decreto 81) la tessera di riconoscimento conterrà anche l’indicazione del committente.

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