29/09/2010 - Morire sul lavoro segna una diseguaglianza. Questo è il messaggio che il Capo dello Stato lascia al Festival del Diritto di Piacenza del 23 settembre scorso. Il Presidente ha sottolineato come occorra ancora tentare di conciliare le esigenze di maggiore competitività economica con la tutela dei lavoratori e la giustizia sociale, al fine di evitare la riproposizione del fenomeno delle morti bianche che anche in settembre hanno funestato le pagine di cronaca.La sicurezza sul lavoro è un diritto di tutti, come peraltro affermato anche dalla recente campagna del Ministero del lavoro, ma secondo il Capo dello Stato, è un tema che a dispetto della sua gravità, risulta ancora marginalizzato. In un'ottica di maggiore garanzia dei diritti dei lavoratori e della tutela del principio di uguaglianza, Napolitano ha peraltro rinviato in marzo il disegno di legge che avrebbe dovuto riformare alcune parti del diritto del lavoro, fra le quali anche le norme che regolano il contenzioso. Il Presidente ha ritenuto troppo eterogenea la disciplina sulle procedure di conciliazione ed arbitrato contenuta nel disegno di legge respinto, che ora è approdato al Senato dopo essere stato approvato dalla Camera e che dovrà garantire una maggiore considerazione del diritto di eguaglianza fra gli attori sociali del mondo del lavoro.

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