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"Pirelli, il pm chiede pene per mezzo secolo"

fonte La Stampa / Responsabilità sociale

18/11/2011 - Diciotto imputati. Due anni di dibattimento, quasi un’udienza a settimana. Molte dedicate alle valutazioni scientifiche sugli effetti cancerogeni degli idrocarburi policiclici aromatici e dell’amianto sui lavoratori, negli anni compresi tra il 1950 e il 1992. Un braccio di ferro tra esperti in malattie professionali. Sotto accusa gli ambienti di lavoro degli ex stabilimenti Pirelli di Settimo Torinese.

Ieri mattina, dopo circa sei ore di discussione, il pubblico ministero Gabriella Viglione ha chiesto la condanna per diciassette imputati, ex dirigenti del complesso produttivo o della società. Tutti finiti alla sbarra per violazioni e omissioni riguardanti la salute dei dipendenti. Soltanto per un imputato il pm ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Il comportamento dei manager, stando alla ricostruzione della Procura torinese, avrebbe causato la morte di 23 persone e lesioni colpose gravi per altri 13 ex dipendenti. A provocare la maggior parte dei decessi sarebbero stati i tumori polmonari e della vescica. Tre casi riconducibili a mesoteliomi.

Tirando le somme delle richieste di condanna formulate in aula di fronte al giudice Chiara Comune, il pm ha chiesto in tutto 48 anni e 9 mesi di reclusione. Le più severe riguardano Luigi Penna, Luciano Isola, Ludovico Grandi, Gianfranco Bellingeri, Massimo Tornaghi, tutte intorno ai 4 anni. La più mite per Gianni Mancini: 1 anno e sei mesi. Il pm, inoltre, ha chiesto al giudice di non concedere agli accusati le attenuanti generiche, sia per il perdurare delle omissioni in fabbrica, sia per il loro comportamento processuale tenuto in dibattimento. Le famiglie delle vittime, per lo più assistite dall’avvocato Claudia D’Amico, hanno ricevuto complessivamente risarcimenti per 3 milioni e 800 mila euro.

«Il fatto positivo - spiega il legale - è che la procura non si è fermata, ma sta esaminando nuovi casi di malattie professionali, aprendo nuovi fascicoli d’indagine». Questo è il secondo processo contro gli impianti Pirelli di Settimo Torinese. Nella prossima udienza, a dicembre, parleranno gli avvocati del collegio difensivo.

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