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"Alimenti di origine animale, linee guida sui Piani di autocontrollo"
fonte www.alimentibevande.it / Sicurezza alimentare
04/09/2012 - Il 25 luglio scorso, la Conferenza Stato-Regioni ha adottato il provvedimento "
Linee
guida sui criteri per la predisposizione dei Piani di autocontrollo per
l'identificazione e la gestione dei pericoli negli stabilimenti che
trattano alimenti di origine animale".
Il documento, come precisato dal sito Anmvi Oggi, fornisce indicazioni agli operatori del settore per:
- "identificare ogni pericolo che deve essere prevenuto, eliminato o ridotto a livelli accettabili;
- identificare i punti critici di controllo nella fase o nelle fasi in cui il controllo stesso si rivela essenziale per prevenire o eliminare un rischio o per ridurlo a livelli accettabili;
- stabilire, nei punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano l'accettabilità e l'inaccettabilità ai fini della prevenzione, eliminazione o riduzione dei rischi identificati;
- stabilire ed applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo, le azioni correttive da intraprendere, le procedure, da applicare regolarmente, per verificare l'effettivo funzionamento delle misure;
- predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell'impresa alimentare, al fine di dimostrare l'effettiva applicazione delle misure previste".
Le linee guida dovranno ora essere recepite da Regioni e Province autonome, con deliberazione della Giunta regionale, adeguando le liste di controllo utilizzate negli audit previsti dall'articolo 4 del regolamento CE 854/2004.
Il documento, come precisato dal sito Anmvi Oggi, fornisce indicazioni agli operatori del settore per:
- "identificare ogni pericolo che deve essere prevenuto, eliminato o ridotto a livelli accettabili;
- identificare i punti critici di controllo nella fase o nelle fasi in cui il controllo stesso si rivela essenziale per prevenire o eliminare un rischio o per ridurlo a livelli accettabili;
- stabilire, nei punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano l'accettabilità e l'inaccettabilità ai fini della prevenzione, eliminazione o riduzione dei rischi identificati;
- stabilire ed applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo, le azioni correttive da intraprendere, le procedure, da applicare regolarmente, per verificare l'effettivo funzionamento delle misure;
- predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell'impresa alimentare, al fine di dimostrare l'effettiva applicazione delle misure previste".
Le linee guida dovranno ora essere recepite da Regioni e Province autonome, con deliberazione della Giunta regionale, adeguando le liste di controllo utilizzate negli audit previsti dall'articolo 4 del regolamento CE 854/2004.
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