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"Factsheet 103: la formazione alla sicurezza per gli insegnanti"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
10/09/2012 - Per inserire l’ educazione
alla sicurezza lavorativa nei
percorsi
formativi scolastici è necessario integrare l’educazione al rischio nei
programmi di formazione per gli insegnanti
futuri. Questo è quanto sottolinea l’ Agenzia Europea per la sicurezza e salute sul lavoro
(EU-OSHA) in una relazione dal titolo “
Training teachers to deliver risk education – Examples of
mainstreaming OSH into teacher training programmes”, una relazione che
raccoglie casi di formazione di insegnanti futuri e già in servizio su temi di
sicurezza e salute sul lavoro (SSL) o in generale di educazione al rischio.
La
sintesi dei contenuti più rilevanti della relazione è stata recentemente
presentata in una scheda informativa dal titolo “
Factsheet 103 - Strategie di formazione per insegnanti
nell'ambito dell'educazione al rischio”.
Secondo
la scheda l’ideale sarebbe che tutti gli insegnanti ricevessero una formazione
sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro nella loro vita professionale e su
come integrare l’educazione al rischio nel proprio lavoro quotidiano. Ma una
formazione di questi tipo non è semplice e i casi presentati nella relazione mostrano
che il successo di questa formazione “dipende dall’adozione di un approccio
pragmatico, sensibile alle esigenze e alle circostanze delle scuole e dei corsi
per futuri insegnanti”. Inoltre i progetti di formazione devono essere resi
sostenibili e inseriti in una
strategia
globale coerente.
I
casi esaminati mostrano che una
strategia
di questo tipo “potrebbe contemplare:
-
una formazione con un approccio che coinvolge tutti i soggetti del processo
educativo e abbina l’educazione al rischio alla promozione di una migliore gestione della
SSL nelle scuole, integrando anche la SSL nel lavoro quotidiano di tutti
gli insegnanti, in un contesto generale di cultura della sicurezza nelle scuole
che ne promuova la partecipazione e li impegni attivamente;
-
la formazione di tutti i futuri insegnanti su come inserire le nozioni di base
della SSL nelle scuole e come integrare l’educazione al rischio nel loro lavoro
quotidiano;
-
l’istruzione di tutti gli insegnanti sulla SSL non appena prendono servizio in
una scuola, compresa l’ educazione
al rischio degli alunni;
-
una formazione supplementare per i presidi affinché questi ultimi acquisiscano
una conoscenza approfondita della gestione della SSL e integrino l’educazione
al rischio nella pratica scolastica;
-
una formazione supplementare per altri docenti, a seconda della loro
specializzazione, affinché acquisiscano una conoscenza approfondita della SSL e
dell’educazione al rischio, con un’attenzione particolare alla possibilità di
dichiarare determinati docenti ‘campioni’ e affidare loro il compito di
diffondere le informazioni e motivare gli altri;
-
la definizione del numero minimo di docenti cui impartire una formazione
speciale;
-
la possibilità di ‘fare rete’ tra le scuole e i docenti ‘campioni’ in tema di
SSL/educazione al rischio: per contribuire a tenere aggiornati altri docenti,
dal momento che le scuole spesso hanno delle difficoltà in questo senso; per
condividere e scambiarsi esperienze;
-
la collaborazione e la partecipazione di un gran numero di gruppi interessati,
fra cui: autorità competenti in materia d’istruzione, enti responsabili dei
programmi scolastici e istituti di formazione per futuri insegnanti; altre
organizzazioni i cui obiettivi possono essere correlati all’educazione al
rischio (educatori sanitari, enti responsabili della prevenzione di incidenti e
della sicurezza stradale,
organismi sportivi); enti professionali e sindacati di docenti;
-
l’identificazione di sinergie e modalità per formare i docenti con il minor
disagio possibile;
-
il sostegno specifico, informazioni e strumenti da offrire alle scuole per
creare un ambiente di apprendimento e di lavoro sano e sicuro, in modo tale che
le questioni relative alla salute e alla sicurezza siano considerate
fondamentali sia per i docenti che per gli alunni”.
Un
altro elemento che viene rimarcato è l’importanza - per discutere di strategie
di formazione con altri soggetti – della
chiarezza
degli obiettivi di apprendimento da includere nella formazione.
A
seconda dei casi, “gli obiettivi di apprendimento per la formazione di tutti i
docenti dediti all’insegnamento generale nelle scuole elementari e medie
potrebbero articolarsi come segue:
-
acquisizione delle nozioni e delle abilità necessarie per inserire l’educazione
al rischio nel loro lavoro d’insegnamento quotidiano;
-
acquisizione di atteggiamenti e nozioni di base in relazione alla propria
sicurezza e salute sul lavoro, vale a dire alla SSL nelle scuole;
-
acquisizione delle nozioni e delle abilità necessarie per poter dare un
contributo positivo alla salute e alla sicurezza, propria e degli altri, nelle
scuole”.
Se
in altri rapporti dell’Agenzia Europea sull’ integrazione
della SSL nell’istruzione è stato osservato che occorre sviluppare risorse
didattiche idonee, i casi studio indicano che occorre studiare “varie
risorse e approcci per la formazione
dei docenti nell’ambito di una strategia di formazione ad hoc”.
Fra
le
risorse prese in considerazione
vi sono:
-
“opuscoli per insegnanti apprendisti;
-
opuscoli per insegnanti nuovi sul luogo di lavoro;
-
pacchetti di risorse didattiche per docenti universitari;
-
risorse didattiche per formare gli insegnanti a fornire formazione a cascata;
-
risorse didattiche affinché gli insegnanti possano offrire istruzione e
formazione a cascata ad altri insegnanti;
-
materiale chiaro e facilmente comprensibile da utilizzare con gli alunni in
classe”.
Inoltre
i
metodi e gli
approcci di formazione considerati comprendono:
-
“opzioni di autoformazione, in particolare l’ e-learning
e/o i CD-ROM interattivi;
-
apprendimento misto: una combinazione di formazione online a distanza e
formazione in aula, ad esempio con la partecipazione a seminari;
-
metodi di apprendimento attivo in cui i docenti utilizzano la propria
conoscenza, particolarmente importante in quanto sarà l’approccio didattico per
gli alunni in classe;
-
come per altri settori di formazione professionale, inserimento di un
collegamento con la salute e sicurezza sul lavoro degli stessi docenti nei
corsi per insegnanti apprendisti;
-
collegamento chiaro fra la formazione dei docenti e lo sviluppo di programmi
scolastici”.
Ricordando
che i casi studio riguardano esperienze in Irlanda, Danimarca, Polonia,
Finlandia, Germania e Stati Uniti, concludiamo riportando alcune questioni relative
alla formazione di cui si è occupata la relazione:
-
“discussione delle esigenze formative dei docenti quando vengono sperimentate
le risorse didattiche;
-
valutazione delle possibilità di formazione generica, come ad esempio la
formazione relativa all’ educazione
alla salute, alla sicurezza stradale, all’educazione fisica e
all’educazione al rischio;
-
studio su come trasmettere le informazioni e le abilità di base ai docenti nel
minor tempo possibile;
-
legame fra formazione e sviluppo della carriera mediante la valutazione, il rilascio
di certificati, il riconoscimento delle abilità di gestione della SSL acquisite
ecc.;
-
sostegno supplementare alle scuole nelle valutazioni dei rischi e nella
gestione della sicurezza e salute sul luogo di lavoro;
-
valutazione di progetti, programmi e metodi di formazione”.
EU-OSHA,
“ Factsheet
103 - Strategie di formazione per insegnanti nell'ambito dell'educazione al
rischio” (formato PDF, 79 kB).
EU-OSHA, Report " Training
teachers to deliver risk education – Examples of mainstreaming OSH into teacher
training programmes", versione originale in lingua inglese (formato
PDF, 931 kB).
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