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"Imparare dagli errori: incidenti nell’utilizzo di idropulitrici"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
29/11/2012 - La rubrica “Imparare dagli errori” non si è mai soffermata in questi
anni sull’
idropulitrice.
Questa
attrezzatura, utilizzata sia in ambito lavorativo che in ambito domestico, può
servire ad esempio per la pulizia di auto e moto, di superfici in mattoni,
cemento, pietra. Anche per togliere macchie causate da depositi organici, smog,
infiltrazioni, muffe, per realizzare piccole demolizioni, asportazioni di
materiale, residui di getto o parti di muratura particolarmente deteriorata,
piccole demolizioni di intonaci, ...
È
un apparecchiatura composta da una
pompa
elettrica che eroga un getto d’acqua ad alta pressione e una lancia (o
“pistola”) che l’operatore utilizza per orientare il getto sul manufatto da
pulire.
Anche
per questa attrezzatura sono presenti rischi da conoscere, misure di
prevenzione da mettere in atto e, purtroppo, esempi di incidenti avvenuti nel
mondo del lavoro. I casi che presentiamo sono relativi alle schede di INFOR.MO.,
strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso è relativo ad un
incidente avvenuto a un lavoratore straniero nel
comparto edile.
Un
lavoratore sta lavando un escavatore della ditta per cui lavora utilizzando una
idropulitrice. L’operazione viene svolta al centro di un piazzale dove si è formata
una ampia pozzanghera dovuta alle abbondanti piogge dei giorni precedenti ed anche
alla stessa acqua utilizzata per il lavaggio
dell'escavatore.
Dalle
informazioni assunte dal titolare della ditta successivamente all’incidente di
lavoro, sembra che il lavoratore “sia stato colto da forti tremori e non è
riuscito a liberarsi dalla lancia che aveva in mano dell'idropulitrice”.
Il
titolare stesso, “avendo intuito che probabilmente si trattava di una scossa
elettrica è immediatamente corso verso il quadro elettrico a cui era collegata
l'idropulitrice, agendo sull'interruttore per togliere tensione”. Ma ormai il proprio
dipendente non dava più segni di vita.
Sono
evidenti i
fattori determinanti e
peggiorativi dell’incidente avvenuto:
-
idropulitrice non a norma;
-
mancanza dell' impianto
di messa a terra;
-
mancanza di interruttore differenziale.
Il
secondo caso è relativo ad un
incidente in un azienda impegnata in attività di
fabbricazione macchine ed apparecchi meccanici.
Nell'azienda
in particolare si recuperavano bombolette contenenti propellenti e solventi
infiammabili e l'impianto di aspirazione non era adeguato.
Un
lavoratore entrava in una sezione dell’azienda per spostare automezzi lì
parcheggiati. In quel momento vedeva all'interno un secondo lavoratore “salire
sull'apparecchio di sollevamento denominato ragno e successivamente dirigersi
verso la macchina idropulitrice di tipo non antideflagrante”. Anche l'impianto
elettrico “non aveva le caratteristiche necessarie per i luoghi con rischio di
incendio ed esplosione. Infine mancavano negli ambiente sistemi di rilevazioni
di gas e miscele infiammabili o esplosive”.
Ad
un certo punto il primo lavoratore sentiva uno scoppio e vedeva il fuoco che
correndo all'altezza del pavimento avvolgeva il secondo lavoratore, le
attrezzature e gli impianti presenti nel reparto.
Questi
i
fattori causali dell’incidente
rilevati dalla scheda di INFOR.MO.:
- mancanza di rilevatori di atmosfere
esplosive o infiammabili;
-
atmosfera che si satura di gas infiammabili;
-
impianto elettrico non conforme ai luoghi a rischio di incendio o esplosione;
-
presenza di una idropulitrice non antideflagrante;
-
assenza di impianto di aspirazione.
La prevenzione
Al
di là delle particolari attività lavorative, che riguardo al secondo caso
avrebbero necessitato di specifiche apparecchiature antideflagranti, ci
soffermiamo su alcune
misure di
prevenzione generali nell’uso delle idropulitrici ricavate dalla
pubblicazione “ Infortuni
nelle abitazioni. Manuale tecnico per gli operatori della prevenzione”.
Una
pubblicazione, curata nel 2010 dal Gruppo Sicurezza Abitazioni – Piano
nazionale della prevenzione, e elaborata in relazione al progetto " Sviluppo operativo del Piano nazionale di prevenzione sugli
Incidenti domestici: aggiornamento del personale e assistenza all’avvio dei
Piani regionali".
Questa
una breve
analisi dei rischi:
-
“getti a pressione elevata, schizzi;
-
scarsa visibilità, nebbie;
-
elettrici;
-
incendio (idropulitrici con bruciatore);
-
legionella”.
E
le
disposizioni generali per la
sicurezza:
-
“eseguire l’allacciamento dell’alimentazione idrica prima di quella elettrica;
-
verificare l’integrità delle connessioni tra tubi e utensile;
-
interdire la zona di lavoro e/o proteggere i passaggi”.
Il
documento riporta anche precise
istruzioni
operative.
Prima dell’uso
-
“distendere il tubo prima di iniziare il lavoro. Non tirare i nodi che si
possono formare;
-
verificare che il cavo di alimentazione, la spina, il tubo dell’acqua di
alimentazione siano integri. In caso di danneggiamento non alimentare la
macchina e per la sostituzione di pezzi rivolgersi a personale qualificato;
-
controllare che la macchina non presenti danni evidenti;
-
non fare mai riparazioni precarie al cavo elettrico. Evitare che lo stesso
venga danneggiato;
-
verificare l’efficienza dell’interruttore generale;
-
prima di eseguire i collegamenti elettrici disporre l’interruttore generale in
posizione “OFF” e accertarsi che i dati relativi alle specifiche elettriche
siano rispondenti a quelli della rete di distribuzione elettrica;
-
verificare che la sezione dei cavi dell’impianto, il loro stato e la loro
portata sia idonea alla potenza assorbita dall’apparecchio, indicata in nel
libretto tecnico a corredo;
-
proteggere la linea di alimentazione utilizzando dispositivi magnetotermici
coordinati con il dispositivo di protezione della macchina;
-
assicurarsi che l’apparecchio sia correttamente collegato ad un efficiente impianto di
terra e che sia presente un dispositivo di interruzione automatica
dell’alimentazione con caratteristiche tali da garantire una tensione di
contatto non maggiore di 25 V. Utilizzare parallelamente un interruttore
differenziale con sensibilità <= 30 mA in classe A;
-
controllare il funzionamento e l’integrità dei dispositivi di comando della
macchina e della lancia;
-
controllare che il cavo di alimentazione elettrica non crei intralci durante la
lavorazione;
-
delimitare e liberare da ostacoli ed intralci la zona di lavoro;
-
aprire la pistola e mantenerla aperta per alcuni secondi affinché fuoriesca
l’aria presente nelle tubazioni”.
Durante l’uso
-
“eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata, evitando di salire su
supporti instabili durante l’utilizzo dell’apparecchio;
-
impugnare la lancia e la pistola saldamente con due mani. La pressione
sviluppata dalla macchina provoca un leggero contraccolpo all’apertura della
pistola;
-
non intralciare i passaggi con il cavo elettrico ed il tubo dell’acqua.
Interrompere le alimentazioni (elettrica ed idrica) durante le pause di lavoro;
-
non utilizzare l’attrezzatura in ambienti chiusi o poco ventilati o in prossimità
di sostanze infiammabili (solo per idropulitrici con bruciatore);
-
non ostruire il tubo di uscita ad alta pressione: ciò può provocare lo scoppio
del tubo con pericolo per l’operatore;
-
non utilizzare il cavo di alimentazione o i tubi di collegamento per la
movimentazione della macchina;
-
non utilizzare la spina di alimentazione per eseguire le operazioni di
accensione e spegnimento;
-
non utilizzare la macchina su superfici in pendenza;
-
non usare la macchina a piedi nudi;
-
indossare stivali di gomma antisdrucciolo e occhiali
di protezione quando si lavora con la macchina;
-
non bere l’acqua in uscita dall’idropulitrice: non deve essere utilizzata come
acqua potabile;
-
non lasciare mai la macchina in funzione senza sorveglianza.
In caso di sospensione prolungata o definitiva
del lavoro spegnerla e togliere l’alimentazione di rete;
-
durante il funzionamento della macchina, non coprirla o collocarla in spazi in
cui vi sia scarsa ventilazione;
-
non fare mai qualsiasi intervento di riparazione sulla pompa in funzione o con
spina collegata;
-
non rivolgere mai il getto d’acqua contro la macchina o comunque verso ogni
altra parte sotto tensione elettrica (cavo, spine ecc.);
-
non usare mai la pompa sotto la pioggia o temporali e in ogni situazione in cui
acqua o altri liquidi possano investire la pompa;
-
spegnere immediatamente l’apparecchio in caso di eventuali anomalie di
funzionamento o situazioni pericolose;
-
eseguire il rifornimento di carburante a macchina spenta (solo per
idropulitrici con bruciatore)”.
Dopo l’uso
-
“scollegare le alimentazioni (elettrica ed idrica);
-
operare la manutenzione e i tagliandi di revisione secondo le indicazioni
fornite dal produttore;
-
pulire accuratamente l’attrezzatura prima di riporla;
-
segnalare eventuali guasti di funzionamento;
-
sostituire il tubo acqua ad alta pressione ogni 2 anni di attività della
macchina. Sul tubo nuovo deve apparire stampato in modo visibile sia il valore
della pressione massima consentita che il nome del fabbricante o un adeguato
suo contrassegno. Verificare prima dell’impiego i valori della pressione del
nuovo tubo che devono corrispondere a quelli dell’apparecchio”.
Il
documento, a cui vi rimandiamo per una lettura più esaustiva delle misure di
prevenzione consigliate, si sofferma anche sul rischio di infezione da Legionella
pneumophila.
Talune
condizioni di impiego di questo dispositivo possono rappresentare “una fonte di
rischio concreto che, unitamente alla scarsa conoscenza in senso lato del
batterio della Legionella, a condizioni ambientali e di salute particolari, può
dare luogo a patologie gravi, finanche alla morte”.
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