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"Edilizia: è utile non assoggettare a ribasso i costi della sicurezza?"

fonte www.puntosicuro.it / Edilizia

21/02/2014 - Torniamo a parlare delle problematiche nel comparto edile con riferimento all’attività dei  coordinatori per la sicurezza e al convegno di presentazione del Rapporto AiFOS 2013, dal titolo “ Il coordinatore di cantiere e la sicurezza sul lavoro”, che si è tenuto il 4 dicembre 2013 a Roma.
 
Per conoscere meglio la figura del coordinatore , tra i relatori di questo convegno PuntoSicuro ha intervistato prima  Fabrizio Lovato, presidente di Federcoordinatori, sulle difficoltà pratiche del lavoro in cantiere dei coordinatori (in cui emerge la figura del coordinatore di cantiere come “ vaso di coccio tra vasi di ferro”) e poi  Marco Masi, Coordinatore Gruppo di lavoro Sicurezza appalti ITACA e Direttore Area Ricerca – Regione Toscana, che si è soffermato in particolare sulle responsabilità dei coordinatori e sull’orientamento della Corte di Cassazione.

L’ultima nostra intervista al convegno l’abbiamo invece riservata all’Ing. Michele Meschino, Coordinatore Consulenza Tecnica per l’edilizia dell’INAIL, che nel convegno si è soffermato su alcuni aspetti critici della normativa italiana e nei Quaderni della Sicurezza di AiFOS aveva definito il coordinatore alla sicurezza come una figura professionale che “svolge un compito fondamentale essendo la cerniera che garantisce la sicurezza in un sistema produttivo che ha condizioni organizzative variabili, in cui l’interferenza tra lavorazioni è la regola, e in cui le maestranze impegnate spesso non comunicano tra loro e con l’esterno”.
 
Secondo Michele Meschino per i coordinatori alla sicurezza sono necessarie abilità, qualità relazionali ed esperienza. Nella realtà il coordinatore riesce ad adempiere alle sue difficili funzioni?
 
Inoltre il rappresentante dell’Inail mette il dito in un punto delicato della nostra normativa: il non assoggettamento a ribasso dei costi della sicurezza nel mondo degli appalti.
 
Michele Meschino segnala che non si è avuto modo di notare che “il non assoggettamento a ribasso dei costi della sicurezza abbia comportato un miglioramento della sicurezza dei lavoratori”. Manca questo legame. E gli eventuali miglioramenti nella prevenzione sono dovuti in realtà “ad altri fattori, da ultimo anche la crisi economica e la riduzione di cantieri e appalti”.
Nell’intervista si sfiora poi il tema dell’eventuale non assoggettamento a ribasso dei costi della manodopera.
 
Infine la domanda che poniamo a tutti i rappresentanti dell’Inail: come si può migliorare la prevenzione e cosa sta facendo l’Inail?
 
Per approfondire tutti questi temi, invitiamo i nostri lettori a visionare integralmente l’intervista realizzata da PuntoSicuro.
 
http://www.youtube.com/watch?v=XSH7Bs5wUAk

Intervista e articolo a cura di Tiziano Menduto

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