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"Impianti sportivi: gestione della sicurezza e D.Lgs. 81/2008"
fonte www.pmi.it / Sicurezza
05/05/2014 - I siti delle Università italiane non solo contengono interessanti
tesi di laurea o di master universitario dedicate al tema della tutela
della salute e sicurezza dei lavoratori, ma riportano anche utili
dispense e
materiali didattici.
È il caso, ad esempio, di un documento pubblicato come materiale didattico sul sito dell’ Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara relativo alla sicurezza negli impianti sportivi.
Il documento, dal titolo “
La gestione della sicurezza negli impianti
sportivi”, a cura del Prof. Arch. Michele Di Sivo, ricorda che la sicurezza
in un impianto sportivo
deve essere organizzata in riferimento a:
- “processo di costruzione e
manutenzione degli edifici;
- processo di esercizio e
gestione degli edifici;
- processo di organizzazione
delle attività lavorative all’interno degli edifici”.
In particolare i
criteri fondamentali per una idonea
gestione della sicurezza sono due:
- “non esiste una condizione
statica di sicurezza assoluta e garantita, ma un graduale progresso verso una
maggiore sicurezza: concezione dinamica della sicurezza;
- è necessario il più ampio
coinvolgimento di tutti i soggetti aziendali”.
In questo senso l’autore ricorda
che:
- “il lubrificante del processo è
la circolazione dell’informazione;
- il risultato complessivo è la
distribuzione delle responsabilità a tutti i livelli dell’azienda”.
Senza dimenticare che la gestione
della sicurezza non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma anche
frequentatori, ospiti, visitatori, etc.
Vengono inoltre sottolineati “i
due
settori della sicurezza:
- la
gestione della sicurezza: la sicurezza e’ un processo di gestione
continuo;
- la
messa a norma: la messa a norma è un dato oggettivo che riguarda
l’ambiente di lavoro (impianto elettrico, uscite e porte di
emergenza, luci di emergenza, accessibilità e servizi igienici appropriati
per i disabili, pavimentazioni, vetrature, protezione lampade sala attività
sportiva, impianti tecnologici, ...)".
Il documento presenta le norme
per la sicurezza in fase di realizzazione degli impianti sportivi, le norme
sportive emanate dal CONI, le norme igieniche e le norme di pubblica sicurezza
e si sofferma ampiamente sull’
applicazione
del D.Lgs. 81/2008, come modificato dal D.Lgs. 106/2009, ai luoghi
dedicati allo sport.
Queste le
tappe della gestione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008:
- “elaborazione del DVR
(documento di valutazione dei rischi);
- elaborazione
del DUVRI (documento di valutazione dei rischi interferenziali);
- designazione del RSPP
(responsabile del servizio di prevenzione e protezione) e degli addetti al
servizio;
- nomina del medico competente;
- elezione del RLS
(rappresentante dei lavoratori per la sicurezza);
- informazioni e formazione
specifica in materia di sicurezza;
- piano di emergenza;
- costituzione della squadra
delle emergenze;
- nomina degli addetti al primo
soccorso;
- registro degli infortuni;
- registro dei controlli dei
presidi di sicurezza”.
Rimandando ad una lettura
integrale del documento ci soffermiamo su
due
obblighi fondamentali del datore di lavoro, ovvero il gestore dell’impianto
sportivo, in materia di sicurezza:
- effettuare la valutazione di
tutti i rischi con la conseguente adozione del documento di valutazione dei
rischi;
- designare il RSPP.
Riguardo infine alla formazione
del RSPP si ricorda che gli impianti sportivi rientrano nel macrosettore
ATECO 9 – 92 attività ricreative, culturali e sportive.
Il corso di formazione necessario
per esercitare la funzione di RSPP prevede:
- modulo B: 12 ORE;
- durata tot. del corso (MOD.
A+B+C) = 64 ore.
Il corso di formazione necessario
per esercitare la funzione di ASPP prevede:
- modulo B: 12 ORE;
– durata tot. del corso (MOD.
A+B) = 40 ore.
“ La gestione della sicurezza negli impianti sportivi”, a
cura del Prof. Arch. Michele Di Sivo, materiale didattico a.a. 2010-2011,
Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, (formato PDF, 4.28 MB)
RTM
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