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"Il piano nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza
05/05/2014 -
In merito alla sicurezza e ai rischi associati all’impiego dei
fitosanitari, tema su cui PuntoSicuro si è più volte soffermato in
questi anni, pubblichiamo la notizia della pubblicazione di un recente
decreto come riportata dal sito di ARPAT (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana).
Con
decreto 22 gennaio 2014, il Ministro
delle politiche agricole, alimentari e forestali di concerto con il Ministro
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed il Ministro della
salute ha adottato il
piano di azione
nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari come previsto dal
D. Lgs. 150/2012 di recepimento della Direttiva 2009/128/CE.
Dettagliatamente
gli obiettivi generali che si prefigge, al fine di ridurre i rischi
associati all’impiego dei prodotti fitosanitari, sono i seguenti:
- ridurre
i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana,
sull’ambiente e sulla biodiversità,
- promuovere
l’applicazione della difesa integrata, dell’agricoltura biologica e di altri
approcci alternativi,
- proteggere
gli utilizzatori dei prodotti
fitosanitari e la popolazione interessata,
- tutelare
i consumatori,
- salvaguardare
l’ambiente acquatico e le acque potabili,
- conservare
la biodiversità e gli ecosistemi.
Il
piano, entrato in vigore, a metà febbraio scorso, si pone l’obiettivo di
ridurre impatto dei prodotti fitosanitari anche in aree extragricole
frequentate dalla popolazione, quali le aree urbane, le ferrovie, i giardini,
le scuole, gli spazi ludici di pubblica frequentazione e tutte le loro aree a
servizio.
Le
azioni previste per raggiungere i sopra-menzionati obiettivi sono molteplici e
articolati in svariate sotto misure. Le principali azioni da mettere in atto
risultano le seguenti:
1)
Formazione: assicurare un’ azione di formazione
sui rischi connessi all’impiego dei prodotti fitosanitari,
2)
Informazione e sensibilizzazione: garantire
un’informazione alla popolazione sui rischi associati all’impiego di prodotti
fitosaniari,
3)
Controlli delle attrezzature: assicurare
un’azione di controllo, regolazione e manutenzione sulle macchine irroratrici,
4)
Divieto di irrorazione area: prevedere
il divieto di irrorazione aerea, salvo deroghe in casi specifici, ad esempio
quando non sia possibile applicare metodi alternativi o quando l’irrorazione
aerea presenti evidenti vantaggi per l’ambiente e la salute umana,
5)
Disposizioni su manipolazione stoccaggio
e smaltimento: prevedere che manipolazione, stoccaggio, smaltimento dei
prodotti fitosanitari e dei loro contenuti siano sempre correttamente eseguiti,
6)
Favorire l‘agricoltura biologica: “prevedere
la difesa a basso apporto di prodotti
fitosanitari delle colture agrarie, al fine di salvaguardare un alto
livello di biodiversità e la protezione delle avversità biotiche delle piante,
privilegiando le opportune tecniche agronomiche,
7)
incrementare la superficie agraria destinata all’agricoltura biologica dove si
utilizza la difesa integrata volontaria,
8)
Indicatori di verifica e monitoraggio delle azioni: individuare
indicatori utili alla misura dell’efficacia della azioni poste in essere con il
piano e favorire un’ampia diffusione dei risultati del monitoraggio.
Il
piano non incide sulle competenze ARPAT, che consistono nell'eseguire
regolarmente la ricerca dei residui
di pesticidi nell'ambito dei piani di monitoraggio delle acque superficiali
e sotterranee della nostra regione.
E’
possibile consultare i dati ambientali sul sito dell'agenzia nella banca dati specifica.
Fonte: Arpat Toscana
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