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"Influenza A: 7 morti in Germania dopo il vaccino. Ma le autorità rassicurano"

fonte Il corriere della sera / Salute

17/11/2009 - BERLINO - Cresce la paura in Germania. Sette persone sono morte, nelle ultime tre settimane, dopo la vaccinazione contro l'influenza A con il siero pandemico Pandemrix (Gsk). Tra le vittime anche un neonato, si legge sul tabloid tedesco Bild che dá ampio spazio alla notizia. Il piccolo, 21 mesi appena, soffriva di una grave cardiopatia congenita. Il giorno dopo la vaccinazione è stato colpito da infarto polmonare ed è morto, nonostante la respirazione artificiale. RELAZIONE NON PROVATA - Mentre la preoccupazione monta, Susanne Stoecker, portavoce del Paul Ehrlich Institute (l'istituto federale che si occupa soprattutto di prodotti medicinali biologici, come i vaccini), cerca di rassicurare: «Se succede qualcosa dopo la vaccinazione - afferma su Bild - non significa che questa ne sia necessariamente la causa. Soprattutto i pazienti gravemente malati e dunque a rischio se colpiti da influenza A, ai quali - sottolinea - si raccomanda il vaccino, è possibile che muoiano per la loro preesistente malattia. Il vaccino può non aver nulla a che fare» con il decesso. Le altre vittime conteggiate dal tabloid sono una donna (65 anni) della Turingia, gIà malata e che ha subito un attacco di cuore dopo la vaccinazione; un dipendente Bayer (46 anni), trovato morto in bagno un giorno dopo la vaccinazione: secondo l'autopsia si è trattato di morte cardiaca improvvisa. E ancora, un uomo di 55 anni, sempre della Turingia, deceduto a casa per attacco cardiaco sei ore dopo essere stato immunizzato; una donna di 92 anni e un 65enne diabetico e infine un uomo di 66 anni, che soffriva di una malattia respiratoria, vaccinato venerdì e trovato morto ieri nel suo appartamento, ancora una volta in Turingia. Per la Stoecker, in ogni caso, «al momento attuale i benefici della vaccinazione sono superiori ai rischi». E il ministro della Salute della Turingia, Heike Taubert (Spd), ha rinnovato ieri il suo appello ai tedeschi affinchè si vaccinino contro l'influenza A. REZZA: «NESSUN ALLARME» - «Non c'è da preoccuparsi per la sicurezza del vaccino contro il virus A/H1N1 dopo la morte di alcune persone, avvenuta in Germania, dopo la somministrazione del siero anti-pandemico. Lo ribadisce Giovanni Rezza, direttore del dipartimento del malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità: si tratta con ogni probabilità «solo di una coincidenza temporale, senza alcun nesso causa effetto col vaccino». Casi, che, quindi, «non destano preoccupazione». Bisogna distinguere, spiega Rezza a margine della conferenza stampa di presentazione del XXIII Congresso Anlaids: «tra gli eventi avversi ai vaccini, come ai farmaci, ci sono quelli che sono direttamente correlati e quelli che non lo sono». Tra i primi, per i vaccini «i più comuni sono banali: dolore localizzato, gonfiore, febbricole. Raramente ci sono effetti maggiori»: in Italia, prosegue Rezza, «su oltre 150 mila persone vaccinate contro la pandemia, ci sono stati due casi di una certa gravità, due collassi per choc anafilattico, risolti grazie all'intervento del medico». Alcuni eventi avversi, invece, «sono associati solo temporalmente al vaccino, cioè si verificherebbero anche in sua assenza. Per i due decessi in Germania si tratta probabilmente di questo», sottolinea l'infettivologo: «una coincidenza temporale, senza nessun nesso causale con la vaccinazione». Ragion per cui «questi casi non destano preoccupazione».

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