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"Appalti pubblici europei, richiesto il parere delle P.A"

fonte redazione insic / Edilizia

17/02/2011 - La Commissione europea ha lanciato, qualche giorno fa una consultazione pubblica su come rendere più competitivo il mercato degli appalti pubblici e salvaguardare le casse dello Stato. Inoltre, è stato diffuso un documento di riferimento (“Libro verde”) che indica alcune modalità per perfezionare il sistema esistente, garantendo inoltre la trasparenza, un accesso equo e una concorrenza leale in sede di aggiudicazione degli appalti. Come già indicato, la consultazione termina il 18 aprile 2011 ed i contributi raccolti nel corso della consultazione confluiranno nelle eventuali proposte legislative previste per il prossimo anno. Per dar seguito alle iniziative della Commissione, il Dipartimento Politiche comunitarie ha chiesto alle amministrazioni centrali competenti ed alle amministrazioni regionali osservazioni in merito per poter presentare una posizione nazionale condivisa. Il Dipartimento ritiene infatti che il rilancio degli appalti pubblici, che rappresenta circa il 17% del PIL dell'UE sia fondamentale per rilanciare l'economia e creare posti di lavoro. Senza contare che L'attuale legislazione europea in materia di appalti risale alle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. Secondo il Dipartimento le PMI bisogno di un accesso migliore e più semplice agli appalti pubblici in tutta l'UE per raccogliere tutti i benefici di un vero mercato europeo degli appalti. Ma anche i committenti hanno bisogno di procedure semplici e flessibili che consentano loro di contribuire effettivamente al conseguimento degli obiettivi comuni della strategia Europa 2020. Il Dipartimento intende quindi raccogliere nelle prossime settimane i contributi delle amministrazioni interessate per poter presentare alla Commissione europea la posizione italiana sul progetto di riforma del sistema degli appalti pubblici. Cos’è? Il Libro verde. Il Libro verde, è un documento di accompagnamento della consultazione europea sugli appalti che richiede ciascun settore chiave, un parere sulle varie opzioni di modifica della normativa, in particolare, semplificare le procedure vigenti senza compromettere garanzie essenziali di trasparenza e di non discriminazione tra gli offerenti; come ridurre la burocrazia che grava sugli operatori economici acilitare la presentazione di offerte in gare di appalto transfrontaliere intra - europee e garantire una concorrenza efficiente sui mercati degli appalti.

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